MENTRE CIRCOLANO VOCI SU UN POSSIBILE INGRESSO DI STRANIERI
NELLA SOCIETA’, COMINCIANO A CIRCOLARE ANCHE I NOMI DEI GIOCATORI IN PARTENZA E
I POSSIBILI NUOVI ACQUISTI. RITORNA ANCHE IL NOME DI SOLANO COME DIRIGENTE
“Povero Diavolo, che pena mi fa”, cantava Riccardo
Cocciante. Un verso che ben si adatta all’attuale situazione del Milan,
eliminato malamente in Champions league dall’Atletico Madrid guidato da Pablo
“El Cholo” Simeone (ironia della sorte ex calciatore dell’Inter) e lontano in
classifica anche dall’Europa league. Con il graduale addio della “vecchia
guardia” – tra chi è partito di propria volontà e chi ha ricevuto un benservito
– la squadra non è stata adeguatamente rinnovata, con una Società dalle casse
semi-vuote che ha puntano su giocatori in scadenza di contratto per lo più
trentenni, o acquisti che si sono rivelati al momento poco felici (vedi
Balotelli e Honda). La cura dell’inesperto Seedorf, basata più sull’immagine
che sulla sostanza, si è mostrata presto inefficace. E così si torna a parlare
di rivoluzione; circolano nomi vecchi e nuovi. Mentre il possibile ingresso di
stranieri nella società, malgrado le smentite da parte di Fininvest, si rifanno
di nuovo possibiliste.
IL PRECEDENTE - L’ultima
volta che il Milan ha attraversato una crisi simile è successo a metà anni ’90,
quando, come oggi, molti della vecchia guardia se ne andarono. I calciatori che
avevano vinto tutto con Arrigo Sacchi e Fabio Capello. La società resto fuori
dalle competizioni europee per 2 anni, finché verso la fine degli anni ’90
giunse Alberto Zaccheroni che portò con sé dalla sua sorprendente Udinese
Bierhoff ed Helveg. Il Milan vinse lo scudetto e ritornò nel giro dei primi
posti, sebbene dovette aspettare qualche altro anno per vincere in Europa, con
Carletto Ancelotti.
CHI PARTE E CHI RESTA TRA I
GIOCATORI - Visti i risultati, tutti tornano in bilico, a partire
dall'uomo più in vista, ovvero Mario Balotelli. Contro i 'colchoneros' il
centravanti si è fatto notare solo per l'eccessivo nervosismo, con il classico
giallo cercato e ricevuto. E' giusto ricostruire da lui? Il Milan se lo chiede:
con gli occhi seguirà minuziosamente le prossime prestazioni del 23enne mentre
con le orecchie ascolterà le offerte che arriveranno da Oltremanica, dove
Arsenal e Chelsea non hanno mai nascosto un certo interesse. E, forse, dietro a
certe bizze, c'è anche la volontà di Balotelli, assistito di Mino Raiola, di
cambiare aria, con il Milan che utilizzerebbe l'incasso per "tappare"
il buco dei mancati introti della Champions e trovare un sostituto magari meno
talentuoso ma più costante e affidabile.
Per rimpiazzare Balotelli, negli ultimi tempi è tornato in
auge il nome di Emmanuel Adebayor, in scadenza nel giugno 2015 con il Tottenham
Hotspur e valutato circa 8 milioni di euro.
Tra i giocatori in bilico ci sono anche Adil Rami e Adel
Taarabt, arrivati in prestito: queste ultime giornate di campionato saranno
determinanti per verificare se l'investimento per il riscatto dei due (sette
milioni ciascuno) sarà davvero un affare.
Detto di Rami, nel reparto centrali difensivi Philippe Mexes
è già pronto con le valigie da gennaio (Monaco, Manchester United e Besiktas
sono interessate) mentre Christian Zaccardo potrebbe esser inserito nella
trattativa per arrivare a Gabriel Paletta, rivelazione stagionale del Parma.
Molti dubbi anche anche sulle fasce: Ignazio Abate è in
scadenza nel giugno 2015 e se non rinnova verrà ceduto in estate, Urby
Emanuelson è in scadenza a giugno e Kevin Constant è ormai escluso dal progetto
Seedorf. Le alternative principali rispondono ai nomi di Davide Santon del
Newcastle United (valutato circa 8-10 milioni) e Juan Pablo Armero del Napoli,
che potrebbe arrivare in cambio di Constant, e Fabio Coentrao del Real Madrid.
A centrocampo, altri due nomi del Parma: Jonathan Biabiany e
Marco Parolo, già seguiti a gennaio. I due potrebbero prendere il posto di
Robinho, candidato al ritorno in Brasile, e Nigel De Jong, che piace a Seedorf
ma ha richieste dall'Inghilterra, con una cessione che servirebbe a immettere
denaro fresco nelle casse rossonere prive dei guadagni Champions nella prossima
stagione. Da non escludere anche un addio anticipato al finora deludente
Michael Essien.
LA QUESTIONE ALLENATORE - In
caso di clamoroso addio a Seedorf, il Milan avrebbe già pronto in casa il
sostituto, Filippo Inzaghi, tecnico della Primavera; il cui nome già circolava
assieme all’olandese. Però nei corridoi della sede di via Aldo Rossi comincia a
circolare insistentemente il nome di Roberto Donadoni, artefice dell'ottima
stagione del Parma e "liberato" nei giorni scorsi dal patron ducale
Tommaso Ghirardi in caso di chiamata di una Big. Nel secondo caso, proprio
"SuperPippo" andrebbe fare esperienza al Parma.
In porta Christian Abbiati dovrebbe rinnovare per un'altra
stagione, Marco Amelia sarà ceduto a titolo definitivo e Gabriel dato al
prestito. Già "bloccato" Michael Agazzi, ora in prestito al Chievo ma
libero dal Cagliari a parametro zero a fine stagione mentre per il futuro
(leggasi stagione 2015/2016) i nomi sono quelli di Federico Marchetti (in
scadenza nel giugno 2016 con la Lazio) e Mattia Perin del Genoa.
TORNA IL NOME DI SEAN SOGLIANO
- Resta infine da capire se il Milan riuscirà a coinvolgere nel nuovo progetto
Sean Sogliano, apprezzatissimo uomo mercato del Verona: per trasferirsi a
Milano il ds gialloblù vuole precise garanzie - leggasi chiarezza - su budget,
competenze e libertà operativa. Il suo nome era già circolato lo scorso
autunno, quando Barbara Berlusconi voleva portare avanti una rivoluzione
nell’organigramma societario. Che avrebbe perfino messo da parte lo storico
Direttore generale Adriano Galliani. Solo l’intervento di papà Silvio fermò il
ghigliottinamento di quest’ultimo, giunto al Milan praticamente assieme a lui.
ENTRERANNO GLI STRANIERI? -
E' già successo alla Roma, finita in mano americane, e all'Inter, in mano
indonesiane. E ora il pericolo si paventa per l'altra squadra milanese
blasonata, il Milan. In realtà, già qualche voce in tal senso si era levata
qualche mese fa. Si era parlato di un'offerta da parte dello sceicco Sheikh
Ahmed Bin Saaed Al Maktoum, di circa 400 milioni per acquistare il 40% della
società rossonera. Voce alimentata dal fatto che uno degli sponsor del Milan
sia la compagnia aerea araba Fly Emirats.
Ma ora l'Agenzia economica Bloomberg ritorna sull'argomento.
Secondo l'Agenzia, la banca d'affari Lazard ha inviato un documento a
potenziali compratori indicando anche un prezzo di una delle due squadre più
titolate in assoluto a livello mondiale: 945 milioni di dollari pari a circa
690 milioni di euro.
I potenziali acquirenti preferiscono restare nell'anonimato,
per ovvie tattiche affaristiche. Ci sarebbe il solito mondo degli sceicchi, ma
anche magnati di Hong Kong, grazie alla potente quotazione in Borsa locale; per
non parlare delle le tante amicizie russe di Berlusconi, specie con il colosso
del Gas Gazprom.
Ci sarebbe però un grosso ostacolo: la mancanza di uno
stadio di proprietà. Il quale potrebbe diventare una sorta di calamita per
attirare nuovi soci.
Comunque, il gruppo Fininvest ha già smentito il tutto. Come
dice la stessa Bloomberg. Forse per far proseguire la trattativa in modo
tranquillo e spedito. Del resto, è indubbio che la società rossonera soffra di
problemi di liquidità. Pertanto, una scelta in tal senso sarebbe quasi perfino
obbligata.
(Fonti: Sport Mediaset, Virgilio, News.Supermoney)
Vai Barbara facci sognare :D
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