NELLE ULTIME SETTIMANE DIVERSE SONO STATE LE SCOSSE ANCHE
SUPERIORI AI 6 GRADI CHE HANNO FATTO TREMARE IL CONTINENTE DA NORD A SUD
Ogni volta che si verifica un terremoto di una certa entità,
i sismologi ci tengono a precisare che le scosse non possono essere previste. E
secondo una vecchia diceria, pare che solo gli animali riescano a prevederli
tempo prima. Alla luce di ciò non è una buona notizia il fatto che bisonti,
coyote, orsi e antilopi stiano fuggendo dal Parco di
Yellowstone, nello Wyoming, il quale si trova sopra un supervulcano di 55 per
72 chilometri. Il continente americano è da settimane colpito da forti
terremoti: l’ultimo in Cile, di 8,2 e 7,6 gradi, al largo della città di Iquiqe.
E’ stato anticipato da San Francisco (6,9), Los Angeles per due volte (5,1) e proprio
il parco dello Yellowstone nello Wyoming (4,8). Al punto che qualcuno già parla
di possibile “Big one”.
TUTTO NELLA NORMA, PARE -
Basterebbe guardare ogni giorno la mappa del mondo nella quale lo United States
Geological Survey segnala i terremoti appena avvenuti per rendersi conto che
non c’è da preoccuparsi. O meglio: non ci sono ragioni per preoccuparsi di
più.
Ogni anno, si verificano sulla Terra 14 mila terremoti
superiori ai 4 gradi, circa quaranta al giorno. Quelli più forti di 6 gradi
sono 150, uno ogni tre giorni. Il 90% avviene nel «Ring of Fire», l’anello di
fuoco che parte da Capo Horn, risale la costa americana del Pacifico, devia
verso la Russia, scende lungo il Giappone e le Filippine, costeggia la costa
Est dell’Australia e termina in nuova Zelanda. In questo anello ci sono linee
di congiunzione delle placche tettoniche e il Cile si trova in una delle zone
peggiori, proprio sopra la Placca Nazca che cerca di infilarsi sotto la Placca
Sudamericana, sollevando sempre più la Cordigliera delle Ande.
Queste enormi masse di litosfera si muovono di pochi
centimetri all’anno una contro l’altra, restano in tensione come per decidere
chi deve passare per prima e alla fine si sbloccano, generando i terremoti. La
maggior parte si verificano in fondo al mare o in zone disabitate. Quelli di
cui ci accorgiamo sono pochi e ne veniamo a conoscenza quando colpiscono città
o zone popolate. Ci spaventano non solo per l’alto numero di vittime che hanno
causato nella storia, ma anche perché siamo convinti di vivere in un pianeta
stabile e ogni scossa, ogni frana, ogni inondazione mette in dubbio questa
certezza.
Non c’è invece nulla di più instabile della Terra e
dell’universo di cui fa parte, ed è solo la relativa brevità della nostra vita
a creare l’illusione. La Terra si muove e rimodella le sue forme da miliardi di
anni, senza curarsi dei suoi più recenti, fragili e impauriti abitanti.
(Fonte: La
Stampa)
purtroppo non sono prevedibili i terremoti, ma per fortuna, in certe zone sono attrezzati...
RispondiEliminaaltro non c'è da fare..
ahia..
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