mercoledì 23 aprile 2014

CHI POTREBBE ALLENARE IL MANCHESTER UNITED L'ANNO PROSSIMO

I RED DEVILS SONO SETTIMI IN CAMPIONATO E SONO USCITI DALLA CHAMPIONS AI QUARTI. ESONERATO MOYES, SQUADRA AFFIDATA A GIGGS

Nel calcio nessun ciclo dura in eterno. Prima o poi anche una squadra che ha vinto tanto conosce un periodo di crisi, dovuta all’addio di un allenatore vincente, a un mercato sbagliato o a un semplice periodo no. E così, se il Barcellona e perfino Leo Messi vengono contestati dai propri tifosi dopo aver vinto tutto per anni fino allo scorso anno con Pep Guardiola, peggio ancora sta messo il Manchester United; altro colosso del calcio mondiale i cui ultimi trionfi internazionali risalgono al 2008, anno in cui vinse Champions e Coppa intercontinentale. Dopo l’addio di Alex Ferguson lo scorso anno dopo 27 anni di onorata carriera, la squadra è nel totale sbando.

IL FALLIMENTO DI MOYES – Risale al 6 novembre 1986 l’ultimo licenziamento di un allenatore da parte dei Red Devils. Arrivò Alex Ferguson e il resto è leggenda. Poi l’annuncio del ritiro lo scorso anno e al suo posto è giunto David Moyes, scozzese come lui, scelto proprio da Ferguson come successore. Gli è stato fatto un contratto di 6 anni e pare che ora riceverà una liquidazione da 10 milioni di euro; una nuova bastonatura per una cassa che già langue. Al suo posto arriva il veterano Ryan Giggs, oltre 950 presenze nel Manchester.
Il flop di Moyes è evidente: settimo in classifica, a 23 punti dalla capolista Liverpool; uscito ai quarti di finale in Champions e dalla Coppa inglese. Ma paga anche una situazione tecnica critica: Fellaini costato 33 milioni di euro e poco più di un fantasma. Ferguson gli ha consegnato una squadra spremuta, su con gli anni e con un pacchetto di giocatori voluti da Sir Alex, ma che si sono rivelati inadeguati: Young, Nani, Cleverley, Rafael, Smalling.
Paga, infine, i rapporti deteriorati con i big: Van Persie, Rooney, Evra. Ma sarebbe ingeneroso pensare che sia tutta colpa di Moyes.

CHI POTREBBE ARRIVARE - Nel borsino del futuro, emergono due nomi: l’olandese Van Gaal e il tedesco Klopp. Il primo ha il vantaggio di un rapporto consolidato con Van Persie e una vasta esperienza internazionale. Il secondo piace per il gioco esibito dal Borussia, per la facilità di approccio con i giovani e per la voglia di emergere (ma - salvo sia pretattica - si autoesclude dal risiko delle panchine). Gli altri candidati, Simeone, Blanc e Conte, sembrano più defilati, e salgono prepotentemente, in queste ore, anche le quotazioni di Carlo Ancelotti, che in Premier conserva molti estimatori. Infine, non è da escludere una soluzione interna, con la conferma proprio di Ryan Giggs.
Chi renderà di nuovo competitivi i Diavoli rossi?


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