SECONDO IL PRIMO 'GOOD COUNTRY INDEX', CREATO DALL'ESPERTO
SIMON ANHOLT, CHE HA RACCOLTO I DATI DI ONU, BANCA MONDIALE E DI ALCUNE FRA LE
MAGGIORI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Metti un popolo orgoglioso, che non ha mai voluto
sottomettersi alla Regina, preferendo di patire per secoli stenti economici e
per decenni una guerra civile. Metti una natura sterminata, suggestiva,
incontaminata. Metti i suoi simboli, dal quadrifoglio al Leprechaun. Metti il
Jameson e la Giunness, da gustare in uno dei suoi tipici pub, magari nella
magica Dublino. E otterrai un Paese meraviglioso, che offre più di tutti il
maggiore contributo all'umanità e al pianeta. Almeno stando a una recente
classifica. Parlo dell’Irlanda, paese che amo.
L’IRLANDA PRIMEGGIA PER PROSPERITA’
E UGUAGLIANZA - Secondo il primo 'Good Country Index', creato
dall'esperto Simon Anholt, che ha raccolto i dati di Onu, Banca Mondiale e di
alcune fra le maggiori organizzazioni internazionali, l’isola di smeraldo
primeggia su tutti, in particolare per quanto riguarda prosperità ed
eguaglianza. Nella classifica generale è seguita da Finlandia, Svizzera,
Olanda, Nuova Zelanda, Svezia, Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca e Belgio.
Nel fondo della classifica generale ci sono Iraq, Vietnam e
Libia, segnati da conflitti e povertà. In realtà però non voluti da loro, ma
proprio da noi occidentali.
E L’ITALIA? - L'Italia si
piazza al ventesimo posto e batte gli Stati Uniti, al ventunesimo nella
classifica di 125 stati valutati in base a una serie di parametri: dalla
tecnologia, alla cultura, fino alla vivibilità.
Nelle diverse categorie, l'Italia si piazza al
diciannovesimo posto per 'salute e benessere', al ventiduesimo per 'cultura', e
al trentottesimo per 'scienza e tecnologia'.
Scende al centoduesimo, invece, per quanto riguarda il
contributo alla pace e alla sicurezza internazionale.
Sul mio viaggio in Irlanda ho anche pubblicato un libro: Io, l'Irlanda e tutto il resto.
L'opera non si propone di essere un semplice e comune racconto di una vacanza trascorsa con amici, bensì mira a descrivere i luoghi e i monumenti visitati, le persone incontrate, le simbologie locali, i miti e le leggende del posto, con occhio critico, ironico, sincero di chi scrive; non disdegnando altresì confronti critici con l'Italia.
(Fonte: Ansa)
si, i folletti e le pecore. complimenti
RispondiEliminail molise contribuisce al pianeta molto più di quanto non faccia l'irlanda