INAUGURATA LUNEDI’ AL VOMERO, QUARTIERE CHE HA VISTO
CHIUDERE DIVERSE LIBRERIE STORICHE. L’IDEA E’ NATA DA UNA PROVOCAZIONE DI CIRO
SABATINO, GIORNALISTA ED EX EDITORE
Napoli torna finalmente felice fucina di idee come lo era
tra il 1500 e il 1800, quando dalla città partenopea nascevano intuizioni
mediche, culturali e politiche prese da esempio da tutto il Mondo. Una bella
notizia da accogliere a cuore aperto soprattutto in questi giorni, segnati da
lutto e tristezza; dove la cultura è stata perfino protagonista (involontaria)
della morte di un ragazzo di 14 anni. O mentre a via Port'alba si sfrattano le storiche bancarelle coi libri. In quello che una volta era il quartiere
intellettuale e borghese di Napoli per eccellenza, il Vomero, ucciso
dall’abusivismo edilizio prima e dalla crisi economica poi, è nata la prima
biblioteca ad azionariato popolare d’Italia e forse del Mondo: Iocisto. L’idea
è partita da una provocazione sui Social del giornalista ed ex editore Ciro
Sabatino. In poco tempo è diventata realtà, con una grande partecipazione
popolare.
L’IDEA - "E se
provassimo direttamente noi cittadini a farci una libreria tutta nostra?".
L'idea è nata così, buttata lì su Facebook da Ciro Sabatino.
"Iocisto" nasce così per caso, tra un like e un tweet sui social
network, come progetto di una libreria nuova, creata dagli stessi cittadini:
un'iniziativa unica nel suo genere, in tutta Italia.
Trecento metri quadri di scaffali e bacheche nel cuore del
Vomero, lo stesso quartiere sempre più povero di carta, orfano di librerie
storiche come Guida e Loffredo. "Era il 13 maggio -
spiega Sabatino - quando scrissi un commento online in cui
dicevo la mia sulla definitiva chiusura di Fnac e la tristezza di un mondo con
sempre meno libri".
Poi la provocazione, quasi scherzosa. "Chiudono tutti i
bookstore? Apriamone uno noi, autofinanziandocelo". Libri contro la crisi.
Un'idea virtuosa che, in maniera simile, ha coltivato anche Valentina
Castellano, aprendo ad aprile la bella "Libreria di U" in via Consalvo
Carelli.
Sabatino ha un'intuizione ancora più rischiosa, come una
"Casa del libro" aperta e sostenuta da tutti. Immediatamente, su
Facebook arrivano più di cento adesioni, nasce l'hastag #iocisto. I sostenitori
sono normali cittadini, professionisti di tutte le età, pronti a investire in
prima persona sul progetto.
A tre mesi di distanza, il gruppo omonimo su Facebook conta
quasi seimila fan e, soprattutto, le idee iniziano a prendere forma concreta.
"Iocisto" aprirà infatti i suoi battenti lunedì 21 a via Cimarosa 20.
"Dopo meno di una settimana da quel piccolo post - prosegue Sabatino - ci siamo ritrovati in 120 nella sala
consiliare della municipalità a via Morghen. E dopo cinque giorni abbiamo
elaborato un progetto di realizzazione e foraggiamento di una libreria".
LA REALIZZAZIONE - Oggi
"Iocisto" è un'associazione culturale, Sabatino ne è ideatore e
presidente e conta 305 soci. Tutti finanziatori della prima "libreria ad
azionato popolare", una sorta di risposta dell'intero quartiere alla
chiusura dei propri luoghi legati alla cultura. "Non è vero che i libri
non si vendono più. Semplicemente bisogna saperlo fare, con passione e
lungimiranza".
I passaggi burocratici sono espletati a tempi record e,
finalmente, lunedì 21 "Iocisto" è stata inaugurata alle 21, con una
festa, balli in strada e la partecipazione di diversi volti dello spettacolo,
ma anche del Sindaco de Magistris e dell’Assessore alle politiche giovanili.
La libreria sarà aperta tutti i giorni, dalle 9 a
mezzanotte. Oltre alle sezioni legate ai volumi più popolari e diffusi,
dedicherà la massima attenzione alle piccole case editrici locali, lasciando
spazio anche agli scrittori esordienti, ancora poco inseriti nei circuiti
editoriali nazionali.
Nelle prossime settimane, saranno ospitate, rassegne
culturali e presentazioni varie. Ogni cittadino potrà iscriversi
all'associazione culturale versando 50 euro, e, con l'inizio dell'autunno,
diventare vero e proprio azionista della libreria, contribuendo in prima
persona alla sua gestione.
(Fonte: LaRepubblica)
E’ NATA A NAPOLI LA PRIMA LIBRERIA…SENZA LIBRI
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