giovedì 7 agosto 2014

FINTO GIPSY KING E PAUL YOUNG IN PLAY BACK: L’ESTATE DEGLI SPRECHI DI MONTESILVANO

L’AMMINISTRAZIONE LOCALE SI STA DISTINGUENDO PER INFELICI EVENTI LIVE

In estate tante città si attrezzano per garantire ai propri cittadini e a quante più persone possibili attratte dai Comuni confinanti e non, eventi live. C’è chi col tempo ha creato veri e propri Festival a cadenza annuale e chi cerca, nel proprio piccolo, di garantirsi qualche nome eccellente da schiaffare orgogliosamente sui manifesti. E’ ciò che ha tentato di fare, buffamente, l’amministrazione comunale di Montesilvano, comune in provincia di Pescara di quasi 53mila abitanti, organizzando due eventi, rivelatisi poi due bidoni e pure costosi.

QUINDICIMILA EURO A PAUL YOUNG PER CANTARE IN PLAY BACK - Quindicimila euro, più Iva, per un mini-concerto di 40 minuti cantando e suonando, anzi, fingendo di farlo, completamente in playback. Protagonista, a suo modo, un cantante inglese famoso trent’anni fa e poi sparito come tanti nel nulla con l’arrivo degli anni ‘90: Paul Young. Il quale da anni ormai lavora come chef in un ristorante di Londra.
Ha “cantato” uno dopo l’altro i suoi principali successi. Su tutti: “Love of the common people” e “Every time you go away”.
Solo sul finale l’artista che duettava con Zucchero ha accennato qualche strofa dal vivo, intonando “Nel blu dipinto di blu”. Poi qualche autografo nel backstage, e via da Montesilvano. Totale della performance, costata oltre 15 mila euro alle casse comunali: 40 minuti.
“È andato in scena uno spettacolo scandaloso. Come possiamo portare turisti a Montesilvano, e far lavorare i negozi, con queste idee?”, dice Manuel Anelli, leader del locale Movimento 5 Stelle. “In tempi di austerity e spending review, con quelle migliaia di euro si potevano organizzare tanti eventi differenti”, aggiunge Andrea Giammaruco di Sel. “Invece di far suonare Paul Young, avrei preferito suonassero i Youngs. Abbiamo sul territorio tantissimi ragazzi che potrebbero dare tanto alla città, a cifre ben inferiori”, chiosa Pietro Gabriele del Pd. “Tutto in playback! Ci hanno fatto ascoltare un cd a 15.000 euro più Iva – è il commento di Paolo Talanca del Pd -.Tutto previsto, purtroppo. Bastava vedersi qualche video su YouTube degli anni recenti per rendersene conto”. Come l’estratto di un suo live del 2012, “Havířovské slavnosti 2012”, in cui Young, “il nero bianco”, deambula come ubriaco e stona a più non posso.
Si è detto invece felicissimo del risultato il vicesindaco e assessore agli eventi Ottavio De Martinis: “Siamo letteralmente basiti dal tipo di contestazione che viene mossa ad un’amministrazione che è riuscita a portare un pezzo di storia della musica a Montesilvano. L’artista ha regalato uno spettacolo di respiro internazionale ai montesilvanesi, confermato dagli applausi di chi era presente”.

IL PRECEDENTE DEL FINTO GIPSY KING -  E dire che il suo spettacolo avrebbe dovuto cancellare la bufala del “Caso Manolo, voce storica dei Gipsy Kings”, proposta come evento dell’estate a Montesilvano. Il Fatto Quotidiano.it aveva scoperto che il suddetto Manolo era completamente estraneo alla band gitana, e il neosindaco Francesco Maragno aveva annullato il concerto. Salvo poi rilanciare col “grande Paul Young”.

Ogni città fa quello che può, certo. Ma con 15mila euro più Iva qualche artista decente, e soprattutto, ancora di moda, lo si può trovare.


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