LA CLINTON FOUNDATION, GESTITA DA BILL E HILLARY E’ ACCUSATA
DI NON AVER MAI DATO QUEI FONDI AI TERREMOTATI DEL 2010
Sono passati più di 5 anni dal terremoto di magnitudo 7.0 che
alle 16 e 30 locali del 12 gennaio 2010 ha sconvolto Haiti, uccidendo almeno
220 mila abitanti e lasciando senza una casa circa 1,5 milioni di abitanti. Un
terremoto che, come quello nostrano a L’Aquila, si è trasformato in un giro di
affari. Che sembra coinvolgere anche i coniugi Clinton e la loro Fondazione.
Una nuova grana per il già traballante Partito democratico americano?
LE ACCUSE ALLA CLINTON FOUNDATION
– Per la causa, con tanto di testimonial Vip, furono raccolti 13,5 miliardi di
finanziamenti per la ricostruzione, per tre quarti donazioni di Paesi sovrani,
e la rimanente quota offerte dei privati. Di questi 36 milioni furono affidati
alla Clinton Foundation, che ne inviò immediatamente 16 milioni verso
Port-au-Prince per i primi soccorsi e la realizzazione di ripari di emergenza.
Gli altri dovevano servire per la ricostruzione vera e propria. Ma molti si
chiedono oggi che fine abbia fatto quel denaro. Nel giorno del quinto
anniversario, nel quartiere newyorkese di Harlem, un nutrito gruppo di newyorkesi
di origini haitiane, ma anche altri cittadini della Grande Mela, si sono dati
appuntamento all’ingresso della Clinton Foundation per protestare contro la
malagestione degli aiuti per la ricostruzione. E per chiedere che fine abbiano
fatto i fondi raccolti per aiutare il cuore di tenebra caraibico.
«We say fight back», «Noi siamo pronte a combattere», hanno
cantato i manifestanti sotto la sede della fondazione. «Queste persone vivono
ancora in condizioni difficili, dentro le tende, mentre Bill Clinton e i suoi
amici sprecano denaro», ha affermato uno dei manifestanti, di nome Dahoud
Andre, ai media statunitensi.
Proprio l’ex presidente è apparso in occasione
del quinto anniversario del terremoto in una manifestazione con Sean Penn, (un
altro che si è dato da fare per Haiti), il quale ha speso parole di grande
apprezzamento per l’operato di Bill. La Fondazione, inavvicinabile ai più, in
uno sterile comunicato, sostiene che sono stati fatti dei progressi in
particolare nei settori economico e turistico dell’isola. Quale sia questo
operato in realtà se lo chiedono in molti, visto che i risultati tardano a
manifestarsi. «Questa catastrofe, per quanto devastante sia stata, sarebbe
potuta essere un’opportunità per aggiustare molte cose, per ricostruire meglio
il nostro Paese - afferma Ricot Dupuy, direttore della stazione locale Radio
Soleil - Ed invece nulla di tutto questo è stato fatto».
LE ALTRE CRITICHE - Mentre il
95% degli 1,5 sfollati sono stati portati via dai campi di ricovero, la gran
parte ancora non ha un tetto o una residenza permanente. La comunità di
haitiani-americani inoltre continua a muovere accuse sul fatto che le commesse
per la ricostruzione vengono affidate a società non hatiane, oltre al fatto che
ancora non sono si è stato in grado di completare l’ospedale universitario
della capitale che contiene 534 posti letto. Una struttura da 82,3 milioni di
dollari di cui si doveva prendere cura proprio la Fondazione dei coniugi
Clinton.
(Fonte: La
Stampa)
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