DOPO IL MID-TERM DI IERI ANCHE IL SENATO PASSA AI
REPUBBLICANI, CHE AUMENTANO I PROPRI SEGGI ANCHE ALLA CAMERA
Le elezioni del Mid-term (con le quali si rinnovano le due
Camere a metà mandato) a questo giro sono state ancora più severe con il
Presidente americano Barack Obama, rispetto a quelle già disastrose di quattro
anni fa. Se nel 2010 il Presidente afroamericano perse la
Camera e si vide assottigliare drasticamente i seggi al Senato (all’epoca
nei repubblicani soffiava forte il vento del Tea party), adesso addirittura
perde entrambe le camere. Quella dei deputati non è mai stata democratica e
dunque Obama è stato fin dalla sua seconda investitura “un’anatra zoppa” – come
viene definito il Presidente in carica che può contare solo sull’appoggio di
una Camera – ma ora perde anche il Senato, coi repubblicani che conquistano
otto seggi, diventando maggioranza visto che ne avevano solo sei in meno. Una
bocciatura non solo per Obama, ma anche per tutto l’establishment del Partito
democratico. In particolare per Hillary Clinton, che nonostante abbia
partecipato a 45 eventi elettorali negli ultimi 54 giorni, non è riuscita ad
avere un grande impatto. Eppure dovrebbe essere proprio lei la futura candidata
tra due anni.