TROPPI GLI INDIZI CHE PORTANO A QUESTA VERITA’ CONSUMATASI
NEL NOVEMBRE 2011. L’UE VOLEVA UN TECNICO CHE GUIDASSE L’ITALIA
Italia al centro di un intrigo internazionale, di quelli che
credevamo esserci lasciati alle spalle con gli “anni di piombo”; quando gli Usa
volevano la morte di Moro per evitare un governo Dc-Pci o i servizi segreti
europei aiutavano i nostrani e i terroristi di matrice nera negli attentati
rimasti impuniti. Certo, il Golpe verificatosi a fine 2011 per fortuna non ha
fatto morti, se non la sola e non certo di poco conto Democrazia italiana,
visto che da allora praticamente non abbiamo più scelto chi ci governasse. A
stabilirlo invece l’Unione europea e la Borsa a colpi di spread, diventato oggi
il tritolo utilizzato una volta; coadiuvati da un Presidente della Repubblica
acquiescente come del resto è sempre stato nella sua storia politica. Non a
caso pure confermato dalla Casta un anno e mezzo fa, nonostante i già sette
lunghi anni di presidenza e i quasi 90 anni di età. Perché “ce lo chiede
l’Europa”. Ormai le testimonianze che certificano quanto subito dalla politica
sono tante, troppe. E i sorrisini indimenticabili e stizzanti del duo
Merkel-Sarkozy erano solo un preludio al tutto. Poi si mise anche la
convenienza nel dimettersi per lo stesso Berlusconi, certo, visto che i suoi
titoli Mediaset avevano perso tanto e Bossi parlò di vertici del Biscione
giunti a Roma per spingerlo in tal senso.