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venerdì 25 settembre 2015

Lo scandalo Volkswagen non è l'unico caso di tarocco dei tedeschi: i precedenti

GIA' IN PASSATO CI SONO STATI SCANDALI CHE SMANTELLANO IL MITO DELL'EFFICIENZA TEDESCA

Lo scandalo Volkswagen sta assumendo, inevitabilmente, proporzioni enormi. Prima il crollo in borsa (anche se il colosso automobilistico tedesco si sta già riprendendo), poi le dimissioni del Ceo del gruppo, che peraltro comprende altri marchi molto popolari: Skoda, Seat, Audi e Porsche. Si era anche parlato di una Merkel che sapeva, ma ieri il ministero dei Trasporti tedesco ha smentito con forza di essere stato a conoscenza dell'uso di un software per taroccare le emissioni sulle auto della casa di Wolfsburg. Anche in Italia ci sono molte auto del gruppo, circa un milione e mezzo (qui potete controllare se anche la vostra è coinvolta). Lo scandalo Volkswagen scardina così il mito dell'efficienza tedesca, anche se in realtà già in passato ce ne sono stati tanti altri.

mercoledì 8 gennaio 2014

L’AMERICAN DREAM DI SERGIO MARCHIONNE SI REALIZZA, MA AFFOSSA L’ALFA ROMEO

A DIRLO IL QUOTIDIANO TEDESCO SPIEGEL, SECONDO IL QUALE IL GRUPPO TORINESE ORMAI DA TEMPO NON INVESTE NEL MARCHIO, E LO FARA’ ANCORA DI MENO AVENDO ACQUISITO CHRYSLER. E A RILEVARLO SARA’ LA Volkswagen

E alla fine Sergio Marchionne ce l’ha fatta, realizzando il suo sogno americano di vedere la Fiat rilevare Chrysler. Una strategia che ha incassato l’applauso delle Borse, con il titolo del marchio torinese che ha fatto registrare un balzello del 16%, ma preoccupa la Fiom, sempre in attesa di garanzie per le fabbriche italiane. In realtà neanche in Germania applaudono a questa scelta. Soprattutto, fanno notare i tedeschi dello Speigel, Marchionne si è rivelato scarso proprio nel settore al momento più importante in Europa: quello delle sportive, nel quale l'Alfa Romeo è il marchio più rappresentativo per il Lingotto, ma che è anche mancante di progettualità almeno da qualche anno. Per rilanciarsi servirebbero investimenti imponenti. Ma su questo fronte Sergio l'amerikano (o il canadese, di passaporto) non ci vuol sentire. E quindi i tedeschi prevedono: alla fine l'Alfa Romeo la darai a noi, fronte Volkswagen.