MEDIANTE I SUOI IMPIANTI A CARBONE, CHE POTREBBERO ANCHE
AUMENTARE
Nuova campagna shock di Greenpeace. Gli attivisti del
Reparto Investigazioni Climatiche della Onlus ambientalista hanno disegnato nei
campi vicino alla centrale Enel di Brindisi la sagoma di un cadavere lunga 80
metri, con la scritta "Enel killer". È il messaggio che mandano
all’assemblea degli azionisti di Enel riunitasi a Roma. Il carbone di Enel
causa infatti una morte prematura al giorno in Italia e fa danni per 1,8
miliardi di euro l’anno.
IL RAPPORTO DEL SOMO – A
dirlo un rapporto
commissionato all’istituto indipendente di ricerca olandese SOMO. Secondo lo
studio, gli impianti a carbone di Enel hanno provocato 366 morti premature nel
2009, che potrebbero diventare 500 all’anno se l’azienda metterà in atto il suo
piano di espansione con le centrali di Porto Tolle e Rossano Calabro. Più
precisamente, essi costerebbero fino a 95 casi in più di morti premature ogni
anno e danni stimabili in ulteriori 700 milioni di euro l’anno.
In Europa si parla invece di circa mille morti premature all’anno,
e danni complessivi per circa 4,3 miliardi di euro. Occorre ricordare che Enel
è controllata per un 30% dal Ministero del Tesoro.
Riusciranno i paladini dell’ambiente a vincere anche questa
battaglia? Speriamo!
(Fonte: Greenpeace)
pure il nostro governo non scherza..siamo già a una trentina da inizio anno...
RispondiElimina