MATTEO SALVINI SEMBRA IL LEADER DESIGNATO DI UNA FUTURA
COALIZIONE
Il bipolarismo che ha contrassegnato la Seconda Repubblica
sembra lontano anni luce. Eppure ha caratterizzato la politica italiana fino a
tre anni fa. Da una parte c’era il centrosinistra, con la sua miriade di
partiti e partitini uniti solo dall’antiberlusconismo, dall’altro il
centrodestra formato da solo quattro partiti uniti, di contro, dal collante
Berlusconi. Oggi invece, il primo è formato solo da Partito democratico e forse
Sel (col partito di Vendola è sempre difficile prevedere quello che accade),
mentre il secondo si è disgregato, perso il leader indiscusso, indiscutibile e
aggregante Silvio Berlusconi. Una coalizione che ha molti meno voti rispetto al
passato, visto che Renzi (e un po’ Grillo) si è preso parte dei voti di Forza
Italia e quasi tutti quelli dell’Udc, Fratelli d’Italia ha un quarto dei voti
di Alleanza Nazionale, così come il Nuovo centrodestra che non decolla, mentre
la Lega Nord pare al momento chiamarsi fuori da ritorni di fiamma. O quasi.
Anzi, proprio il segretario di quest’ultima sembra essere diventato il potenziale
nuovo leader della coalizione, dando vita a un doppio paradosso.
COSTOLA DELLA SINISTRA E
SECESSIONISTA – Destra salvata da un leghista? Pare proprio di sì. E
sarebbe la completa disfatta di una parte politica che, con il passaggio dal
Movimento sociale ad Alleanza Nazionale, ha perso via via i propri valori
sociali e nazionalisti, affidando le proprie fortune a un imprenditore con
radici in tangentopoli.
Se è vero che la Lega Nord ha un po’ mollato i discorsi
secessionisti e cerca di “nazionalizzarsi”, resta sempre e comunque un partito
a trazione nordista, che nel proprio Statuto ha ancora come obiettivo fondante l’indipendenza
della Padania. Uno slogan che forse scalda ancora i cuori dei leghisti vecchio
stampo. Insomma, tutt’altro che nazionalista e patriottico. Ad accomunarli però
con la destra sono i temi relativi all’immigrazione e all’Euro.
Altro paradosso è che la Lega sia stata originariamente
considerata una “costola della sinistra”, come ebbe a dire Massimo D’Alema per
il fatto che il movimento attirasse molti voti degli operai settentrionali. Ma
considerazioni di D’Alema a parte, diversi fondatori del Carroccio provengono
proprio da movimenti di sinistra.
Ci avviamo a uno scontro Matteo vs Matteo? Con uno che sta
facendo virare la sinistra verso destra e l’altro la destra contro se stessa.
Dunque, dopo Berlusconi, Grillo e Renzi, la televisione ha
individuato il nuovo Messia sceso sulla terra per risolvere i nostri problemi:
Matteo Salvini. Lo si vede tutti i giorni dalla mattina alla sera, su ogni
canale possibile. L’uomo nuovo che però proviene da un partito che ha governato
la metà degli ultimi vent’anni.
SONDAGGIO
SONDAGGIO
Leggera maggioranza tra i votanti che non credono che Salvini sia un credibile futuro leader del centrodestra per il suo trascorso e il suo partito d'appartenenza.
Ti aspettavi che chi vota a destra preferisse un Gobetti o un Einaudi ? A loro è andato bene un impresario che distribuiva dentiere come un moderno Caligola .
RispondiEliminaBasta sapersi accontentare! Un ex leader molto famoso è ancora molto apprezzato perchè riuscì a far arrivare i treni in orario...infatti deportò migliaia di persone senza reclami all'arrivo PRECISO!Nessuno dopo riuscì in tanto ma l'ultimo per esempio era fan della Fi.a e tanto basta .....a qualcuno.
RispondiEliminatutto sommato rappresenta perfettamente tutta la destra , in particolar modo quella estrema che vediamo con svastiche e & di casa paunt a cavalcare il degrado della politica... disgustoso
RispondiEliminaBrutta fine si, alla sinistra però è andata pure peggio
RispondiEliminaCerto non c'è da rallegrarsi!....stiamo raccogliendo i frutti delle insensate politiche del passato...la destra in mano a Salvini....ex comunista,.....e la sinistra in mano a Renzi.....che di sinistra ha al massimo una scarpa!......
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