UNO STUDIO PROVEREBBE UN DRASTICO CALO DEL LORO UTILIZZO,
CAUSATO, MANCO A DIRLO, SOPRATTUTTO DA FACEBOOK
Gli sms sono come il Rock. Tanti li danno in crisi, perfino
morti, ma intanto sono ancora molto utilizzati. Le statistiche in merito pare
si contraddicano, ora parlando di un forte ritorno del loro utilizzo, ora di un
drastico calo. Probabilmente un trend negativo è comunque in corso, complici
gli svariati e comodissimi modi di comunicare offerti dal connubio
internet-cellulare.
NASCITA E BOOM- Il primo SMS
della storia è stato inviato il 3 dicembre 1992 da un computer ad un cellulare
sulla rete GSM Vodafone inglese e il testo del messaggio era "MERRY
CHRISTMAS". Il primo SMS da cellulare a cellulare invece venne inviato all'inizio
del 1993 da uno stagista della Nokia. L'uso dei messaggi SMS si è diffuso molto
velocemente in tutto il mondo. A metà del 2004, il volume di traffico annuo in
tutto il mondo era di circa 500 miliardi di SMS; la crescita del fenomeno è
impressionante se si pensa che nel 2000 i messaggi erano stati circa 17
miliardi. Nel 2008, invece, sono stati inviati circa 4.100 miliardi di SMS. La
maggior diffusione dell'uso del servizio si riscontra tra i giovani, in
particolare nelle aree urbane. Gli SMS sono più popolari in Asia, Europa e
Australia rispetto agli Stati Uniti.
LA FLESSIONE - Tero
Kuittinen, analista in forza a M.I.G. Research, è pronto invece a sancire la
fine dell'era del messaggino: stando ai dati forniti da Sonera, operatore
mobile finlandese, la vigilia di Natale 2011 ha fatto registrare oltre 2
milioni di SMS in meno circolanti sulla rete nazionale. I dati sarebbero
confortati da rilevazioni analoghe di altri operatori, e testimonierebbero un
calo drastico della fama dei messaggi di testo come veicolo degli auguri e
felicitazioni di rito.
Sempre Kuittinen rileva che analogo trend è stato registrato
a Hong Kong, e il suo collega Richard Blundell sostiene che fatti analoghi si
siano ripetuti in Australia. Anche in Italia le promozioni degli operatori
mobile per il Natale ormai non ruotano più (esclusivamente) attorno agli SMS:
molto spesso è Internet il principale veicolo di marketing, ed è proprio con
l'avvento dei social network che si potrebbe spiegare in parte questa anemia
dei messaggini. Sempre da Nord, lo conferma Erik Hörnefelt di Tre a un'agenzia
di stampa locale: "L'era dei messaggi di testo è finita - dice - La gente
usa Facebook al loro posto". E, come in Finlandia, anche in Svezia il
numero di SMS spediti durante le feste è calato sensibilmente.
EPPURE A SETTEMBRE SI PARLO’ DI UN “RITORNO
DI FIAMMA” – Eppure una nuova ricerca pubblicata dal Pew Research
Center's Internet and American Life Project lo scorso settembre, aveva
snocciolato percentuali forse inattese, a testimonianza di una rinnovata
longevità dei famosi messaggini.
Negli Stati Uniti, il 31 per cento degli utenti mobile
preferisce inviare un SMS per comunicare con amici e parenti. Una percentuale
comunque più bassa di quella relativa alle chiamate vocali, preferite dal 51 per
cento dei possessori di telefonino. Che però un terzo di quest'ultimi sia
ancora legato ai messaggini è un risultato che ha sorpreso la maggioranza degli
osservatori di settore.
Lo studio di Pew ha infatti sottolineato come il 73 per
cento degli utenti in mobilità pratichi l'antica arte della digitazione su
piccole tastiere. Un dato impressionante, dal momento che in terra statunitense
l'83 per cento della popolazione è in possesso di un dispositivo cellulare. Il
55 per cento dei cosiddetti heavy texter - ovvero di quelli che inviano intorno
ai 50 messaggi al giorno - preferisce nettamente l'uso degli SMS alla
conversazione in tempo reale.
Sempre secondo la ricerca del centro statunitense, i
maggiori consumatori di SMS hanno un'età media compresa tra i 18 e i 24 anni.
Con l'invio medio di 109 messaggi al giorno e 3200 al mese. Numeri destinati a
scendere tra gli adulti, che si fermano a 50 SMS al giorno e 1500 al mese.
Insomma, parlare di pensionamento degli Sms è alquanto
prematuro. Forse una sensibile flessione si avrà tra 5-10 anni, quando i
bambini e gli adolescenti di oggi che comunicano tramite Facebook da adulti non
invieranno più sms, o lo faranno solo se strettamente necessario. Probabilmente
la stessa comunicazione “orale” sta subendo drastiche riduzioni. In fondo oggi
basta un semplice Tag multiplo su Facebook per mettersi d’accordo in tanti per
un appuntamento, una festa o un viaggio da organizzare. E non c’è promozione
tariffaria che tenga. Oltretutto, le aziende telefoniche hanno speculato non poco
sugli sms, visto che a loro costano intorno a un centesimo cadauno, mentre
all’utente costano in genere più di 10.
In verità oltre ai social network anche applicazioni per smartphone come whatsapp che permettono di mandare messaggi gratuiti (senza nemmeno il limite dei 160 caratteri) hanno dato un taglio netto agli sms.
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