APPUNTAMENTO IL 6 MARZO A MONTECITORIO
Cambiano i governi a Roma, ma i loro problemi restano gli
stessi. Anzi, in virtù dei continui tagli al Welfare, non fanno altro che
peggiorare. E così i diversamente abili non fanno sconti neppure al Governo dei
professori, il quale, stando alle associazioni ha parlato di “Rigore, equità e
sviluppo (…) ma a distanza di oltre 100 giorni, in un contesto che appare
sempre più incerto, il rischio che la parola equità rimanga un lodevole
proposito e nient'altro per i disabili è diventata una prospettiva concreta”.
Di qui la scelta di scendere di nuovo in piazza.
LE PROSPETTIVE POCO RASSICURANTI
– Spulciando il loro comunicato stampa, possiamo dividerlo in due parti. Nella
prima si fa riferimento alle difficoltà che, dati i continui tagli, si
prospettano all’orizzonte:
All'orizzonte si profila concretamente la possibilità che le
indennità di accompagnamento e le “agevolazioni” (sono tali per un disabile?)
fiscali vengano eliminate. La sopravvivenza dei disabili viene già
prevalentemente assicurata dalle
famiglie che si trovano in condizioni economiche sempre più precarie
mentre i Comuni richiedono rette
insostenibili per la compartecipazione alle spese. Contemporaneamente una
cinica operazione di chirurgia sociale sta costringendo i genitori dei disabili
a ricorrere alla giustizia civile perché vedono “magicamente” ridurre il grado
di invalidità dei loro figli. Il tutto si svolge in un Paese che ha azzerato
qualche mese fa il fondo per i non autosufficienti ed ha ridotto ad un terzo il fondo delle politiche sociali riducendo, di fatto,
la maggior parte degli interventi a favore dei disabili.
COSA CHIEDONO I DIVERSAMENTE ABILI
– Ecco poi le giuste richieste di Tutti a scuola e altre associazioni a tutela
dei diversamente abili
Il governo Monti deve rispondere ai più deboli indicando
quante e quali risorse intende impegnare per restituire dignità ai disabili ed
ai loro familiari.
-Contro il taglio delle indennità di accompagnamento e di
tutte le provvidenze di natura assistenziale previste nell'articolo 5 della Legge 214/11-Decreto
Salva Italia
-Contro la riduzione “magica” delle diagnosi di gravità
-Contro la compartecipazione
alle spese che i Comuni impoveriti chiedono ai disabili
-Per il finanziamento immediato dei LEA e dei LIVEAS
-Per il finanziamento immediato del fondo per i non
autosufficienti
-Per il reintegro immediato
del fondo nazionale delle politiche sociali
L’Associazione invita inoltre quanti dalla Campania abbiano
intenzione di recarsi a Roma coi pullman messi a disposizione, di rivolgersi al
signor Tommaso Giugliano, tel: 33541775, e-mail: tom@biagiogiugliano.com
Dunque siamo tutti invitati a piazza Montecitorio, martedì 6
marzo alle ore 10,00. Perché saranno pure tecnici, ma quanto a stipendi e a
strabismo verso i più deboli non hanno nulla da invidiare a chi li ha
preceduti.
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