venerdì 27 aprile 2012

LE AMMINISTRATIVE 2012 HANNO GIA’ UN VINCITORE: IL VOLTAGABBANA UDC ALLEATO UN PO’ CON TUTTI


IN TUTTE LE REALTA’ DOVE SI VOTA, IL PARTITO DI CASINI SI TROVA NELLE COALIZIONI CHE HANNO MAGGIORE POSSIBILITA’ DI VINCERE, TANTO DI DESTRA QUANTO DI SINISTRA

Non c’è nulla da fare. Sono democristiani e l’opportunismo ce l’hanno nel DNA. Se a livello nazionale Pierferdinando Casini prova a fare il De Gasperi dei tempi nostri, dialogando un po’ con tutti – tranne con Lega e Di Pietro che lo disprezzano – a livello locale l’Udc si allea un po’ a destra e un po’ a sinistra. E non certo a casaccio: guarda caso nelle coalizioni che hanno più opportunità di vincere. Vediamo la triste panoramica delle alleanze, che potremmo ribattezzare “La ballata del democristiano”.

IN 35 COMUNI COL PDL E IN 36 COL PD - Su tutti i comuni sotto i 15mila abitanti – escluse Sicilia e Sardegna – l’Udc corre al fianco di 35 candidati del centrodestra. E al fianco di 36 candidati con il centrosinistra. Gli esponenti Udc che corrono da soli sono una settantina, in prevalenza in Piemonte dove si sono moltiplicate le civiche centriste. Secondo Libé i centristi solitari potrebbero sfangarla sui rivali in almeno sette grandi comuni dove prevale un quadro di incertezza generale: Cuneo, Monza, Genova, Parma, Lucca, L’Aquila, Agrigento.
Il vecchio schema dei governi Berlusconi – che vedeva sul palco le bandierine di Pdl, Udc, Lega – lo si ritrova oggi solo a Gorizia. Più facile la corsa alla vittoria dove l’Udc è alleato con il Pdl (ad esempio Palermo, Gorizia, Isernia) o con il Pd (La Spezia, Frosinone, Brindisi, Taranto, Trani). A L’Aquila l’Udc sostiene un candidato (De Matteis) con Destra, Verdi, Udeur e molti dissidenti del Pdl. A Genova il candidato è Enrico Musso, ex senatore del Pdl. Ad Agrigento l’Udc e un movimento di fuoriusciti del Pdl sostengono il sindaco uscente Marco Zambuto. A Parma il candidato è l’ex sindaco Elvio Ubaldi. A Monza Udc e Api sostengono la dirigente scolastica Anna Martinetti.

L’ALLEANZA PERFINO CON IDV E RIFONDAZIONE - Di fronte alla realpolitik di oggi non si può andare per il sottile, schematismi e steccati del passato devono cadere. Basta vedere dove Udc e Sel corrono mano nella mano da alleati. Succede nei comuni di La Spezia, Brindisi, Taranto e Trani (complessivamente sono più di 400mila abitanti). A La Spezia Pd, Idv, Sel, Fds e Udc sostengono il sindaco uscente Massimo Federici. A Brindisi Pd, Sel, Udc, Api, Pri e Verdi sostengono il giornalista Cosimo Consales. A Taranto Pd, Sel, Idv,Udc e Api sostengono il sindaco uscente Ezio Stefano nonostante si dichiari apertamente “comunista”. A Trani Pd, Sel, Idv, Verdi, Psi, Udc e Fli sostengono l’avvocato Ugo Operamolla.

IN CAMPANIA DECIDE ANCORA LUI: CIRIACO DE MITA – In quel di Campania, le aperture a sinistra vengono attribuite all’influenza di un grande vecchio della Dc, il decano Ciriaco De Mita, in politica da 60 anni, già Presidente del Consiglio, segretario della Dc ed esponente di Ppi, Margherita, Pd, Udc. De Mita, 83 anni e leader indiscusso dei centristi in Campania, sostiene da tempo la necessità di un avvicinamento al Pd funzionale a costruire un’alleanza più sbilanciata al centro, rispetto al trio Pd-Sel-Idv. Difficile, del resto, per Casini trovare argomenti da contrapporre. Berlusconi è decotto, il suo Pdl è sempre più scisso tra forzisti e aennini, il Terzo Polo è già sulla via del tramonto e la Lega affonda nei guai del caro leader.

Insomma, a vent’anni dal suo disfacimento sotto i colpi di Mani pulite, la Democrazia cristiana torna protagonista della storia politica italiana. Temo proprio che Luigi Pintor aveva torto: noi italiani siamo condannati a morire democristiani.

2 commenti:

  1. Mi pare che l'articolo de Il Fatto colga nel segno. L'UDC vuole assolutamente restare al Governo, dopo che vi è tornata grazie a Monti. Farà di tutto per garantirsi nei prossimi anni il suo posto al sole...

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  2. è semptre stato un voltagabbana e opportunista Casini...nulla di nuovo, lui va dove tira il vento..anche con la Lega se capita...

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