TANTE SONO LE STORIE DI DONNE SOLE CON FIGLI, CON PARTNER
PRECARI O CON PARENTI MALATI A CARICO
E’ il mestiere più antico del Mondo, che è sopravvissuto
alle peggiori crisi economiche, e oggi è per molte donne unica fonte di
sostegno per sopravvivere. Anche per quante fanno parte della classe media, ma
il cui status è ormai sprofondato nell’indigenza causa una crisi occupazionale sempre più
stringente e uno Stato sempre più opprimente a colpi di tasse. Sono anche
madri, moglie, amanti disperate per l'impossibilità di trovare un lavoro,
piegate dai debiti, umiliate dalla crisi economica che dopo aver tentato
l'ultima spiaggia con le classiche pulizie ad ore o call center, superano la
barriera della dignità e pensano di dare una soluzione alla loro vita
diventando prostitute di classe.
Affaritaliani.it
ha pubblicato qualche storia che riporto di seguito.
LAURA, GENITORI GRAVEMENTE AMMALATI
- Scrive Laura, padre malato terminale di cancro e madre malata: “Ho 34 anni e
dopo centinaia di curricola e colloqui ho capito che l'Italia è un paese per
vecchi, che sfrutta le ragazzette con due lire e butta risorse umane anche
plurilaureate come me perché troppo referenziate. Allora è molto più dignitoso
vendere con eleganza il proprio corpo che non umiliarsi e mortificarsi ogni
giorni sperando che ti dicano sì per un posto da fame e precario, con la solita
mano sul culo da parte del capo...”.
MICHELA, DISOCCUPATA CON COMPAGNO
PRECARIO - Anche Michela, 40 anni, “disoccupata cronica” chiede
consigli: “Il mio compagno è precario e i rapporti in tempi di crisi non
possono che peggiorare. Con il suo stipendio di 900 euro al mese in due non ci
viviamo e tante volte mi ritrovo a cercare tra le offerte del supermercato a 1
euro e comprare prodotti in scadenza il giorno dopo. Avevo un lavoro appagante
poi la crisi ha fatto chiudere l'azienda, lasciando per strade me e altre 40
persone. I chiederai perché scrivo a te? Perché nel vedere le tue foto mi
sembri una persona piena di umanità e vorrei chiederti come posso fare per
diventare una escort. Ho davvero bisogno di soldi, mi privo di tutto. Ormai non
ho più neanche un compagno che dopo l'ennesima litigata si è trasferito dai
genitori ed io che non ne ho mi ritrovo a vivere nel nostro monolocale in
attesa di lasciarlo quando arriverà lo sfratto... Sono una bella donna, colta,
un diploma in linguistica e amo fare sesso anche io”.
MADRI DISPERATE - Anche
Serena affida alla mail la sua speranza di prostituirsi per uscire dal tunnel.
“Cara Asia, ti chiedo aiuto perché mi vergogno a non arrivare a fine mese. Mio
marito per quanto con un posto fisso non riesce a portare avanti tutto (casa,
mutuo, figlia, auto) ed io sono quattro anni che non riesco a trovare lavoro.
Credimi, depressione a parte, mi sento davvero impotente, inutile nel non poter
far nulla. Ho pensato anche a togliermi la vita ma il sorriso di mia figlia mi
riporta al mondo. Pur di uno stipendio o qualcosa in più per dare una mano e
vincere questo senso d'inettitudine, mi prostituirei anche, immagino però che
non sia facile”.
M. scrive dal suditalia, precisamente dalla Campania. “Vivo
con i miei genitori e due figli di 5 e 8 anni. Di lavoro neppure l'ombra, pur
con un diploma e una laurea in economia. Sono tre ani che aspetto... colloqui,
curricula intanto i debiti crescono. Come poter dire ad un figlio di non avere
i soldi per i quadernoni o la gita scolastica dopo che il papà è sparito con la
separazione? Immagino che nella comprensione psicologica che dimostri di avere
con tanti uomini, ci sia spazio nel tuo cuore per leggere anche questa mia e
comprenderla umanamente. Ti prego, dimmi cosa devo fare per poter essere una
escort come te, quali sono i passi ed i rischi. Ho bisogno di lavorare e
qualsiasi lavoro andrà bene purché porti a casa dei soldi per non subire più
umiliazioni familiari e non farne subire ai miei figli. Il sesso mi è sempre
piaciuto, sono anche di ottima presenza..”.
Da Roma la disperazione di A. 23 anni, mamma di un bambino
di 4: Cara Asia, scusami mi permetto darti del tu anche se non ci conosciamo ,
per vari motivi familiari (un figlio da mantenere e un compagno sbagliato),
crisi del lavoro ecc ho iniziato mesi fa a guardare su internet un po il tuo
mondo del lavoro e mi sono detta , perché no? Conosco sei lingue, sono colta,
educata, brava a letto, potrei riuscirci e potrei finalmente trovare un posto
solo per me e il mio piccolo e non fargli mancare nulla ... Bhe facile a
pensarlo, molto facile, ma vedo annunci su annunci e mi chiedo ora da dove
inizio? come si fa ad arrivare al livello di Asia (ho trovato il tuo sito
cercando un po in rete), senza inciampare in maniaci? Come si fa? Dove si
cerca? Quanto si chiede? Cosi ti
sembrerò patetica ma ho pensato che avresti potuto perdere cinque minuti nel
rispondermi e eventualmente guidarmi un po' ...”.
E C’E’ CHI LO FA PERCHE’ AMA IL
SESSO – “Mi chiamo L. ho 23 anni, vivo da un anno a Milano. Me ne sono
andata di casa a 15 anni, la mia è una famiglia ben collocata originaria di
..., non mi hanno mai fatto mancare nulla, anzi, ma dopo aver guadagnato con
lavoretti vari i primi soldini ho preso il volo. Ho tre convivenze alle spalle,
con il mio penultimo fidanzato ho aperto un locale. Ora lavoro a Milano. Ho
frequentato 3 anni di Liceo Classico e quando me ne sono andata di casa ho
interrotto gli studi, li ho ripresi come privatista e mi sono diplomata
studiando da sola;intanto lavoravo. Tutte le mie precedenti storie serie sono
miseramente naufragate per la mia spudorata infedeltà. Ho un problema; oddio,
io nn lo reputo tale, a me piace, altroché. Amo il sesso. Metto a rischio
relazioni con basi future e sicure per il piacere di star con un uomo, è più
forte di me: adoro provocare, mi piace tremendamente sedurre, sono giochi che
metto in atto ovunque, la mattina in metropolitana, in coda in farmacia, dal
benzinaio. Asia, ti sembrerà una richiesta strana, ma è inutile che io continui
a parlarti di me senza prima venire al dunque del perché ti scrivo: vorrei
intraprendere la tua stessa professione. Dal tuo sito e dalle tue interviste
appari una persona molto gentile e umana, per questo mi permetto di chiederti
di darmi qualche consiglio al riguardo. Ti ammiro perché a fronte di una
carriera sicura e florida hai scelto di seguire il tuo istinto e mi entusiasma
la passione con cui parli del tuo cambio di professione”.
Insomma in Italia siamo tornati al Dopoguerra. E rispetto ad
allora non ci sono nemmeno più le “case chiuse”, che almeno davano dignità a
quante erano costrette a darsi a questa professione.
Il nostro è il Paese delle contraddizioni anche in questo: c’è
chi si è prostituita ed è diventata perfino Ministro…
si diciamo costrette per la crisi.....
RispondiEliminaornella
di questo passo, l'intero pianeta sarà un triste bordello...
RispondiEliminapaolo
Storie maledette...bello Luca Scialò, mi piace!!
RispondiEliminasonia
Sempre attento il ns Luca...bravo!
RispondiEliminaangela