SE L’ANNO SCORSO FU LA LIGURIA AD APRIRE TRAGICAMENTE LE
DANZE, QUEST’ANNO E’ TOCCATO ALLA TOSCANA. E I VIGILI DEL FUOCO ACCUSANO IL
GOVERNO
Siamo ormai arrivati al punto che, quando il Meteo annuncia
qualche ora in piu’ di pioggia, i Sindaci di molte citta’ fanno chiudere le
scuole e ordinano alla cittadinanza di uscire solo per estrema necessita’.
Eppure qui da noi non arrivano uragani alla Sandy o Tsunami come in Asia.
Tutt’al più le così dette “bombe d’acqua”, ossia tempeste improvvise che nel
giro di un paio di ore mandano giu’ quantitativi di pioggia pari a giorni
interni. Un fenomeno scoperto di recente dai metereologi.
La vera ragione di esondazioni e frane va ricercata
nell’edilizia selvaggia che ha stuprato il paesaggio italiano, con
cementificazioni su vallate franabili e deviazioni di fiumi e torrenti. I
quali, con l’arrivo della pioggia, tendono a riprendere il proprio letto;
allagando le cittadine costruite su quello che era il loro percorso.
A cio’, poi, si aggiungono i continui tagli alla prevenzione
dei governi avvicendatisi in questi anni; come ha anche denunciato l’USB dei
Vigili del Fuoco.
LA STRAGE A GROSSETO - Il
bilancio del primo giorno di serio maltempo in Toscana è stato di 5 morti: a
Grosseto, tre operai dell'Enel sono caduti da un ponte che è venuto giu’ e un
anziano di 73 anni finito in un canale con la propria auto e poi trascinato via
da un torrente esondato; a Marina di Massa, un altro anziano di 79 anni,
cardiopatico è morto colpito da infarto mentre controllava se la cantina della
sua abitazione fosse allagata.
Anche l’Umbria, seppur senza vittime, è stata messa in
ginocchio dalla pioggia; mentre a Roma a far paura è il Tevere. Venezia ormai affonda quasi quotidianamente. A Sud, invece,
è sembrata quasi primavera.
LA DENUNCIA DEI VIGILI DEL FUOCO
- Di nuovo l’Italia affonda nel fango, con morti e danni ingentissimi su
territori devastati dalla speculazione edilizia e dall'abusivismo, e condonati
dalla miopia politica dei governi”, è
l’amara constatazione di Antonio Jiritano, dell’USB P.I. Vigili del Fuoco.
“A tutto questo si potrebbe cominciare a mettere fine,
demandando al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco i compiti di monitoraggio e
messa in sicurezza dei territori – osserva Jiritano - infatti noi abbiamo il
più grande raggruppamento di ingegneri, che dispone di tutte le competenze
necessarie per svolgere questo compito cruciale”. “Invece - denuncia il rappresentante USB - stiamo
assistendo alla cancellazione di questa eccellenza, che era la prevenzione e
previsione dei rischi, per ridurci al
drammatico compito di ‘deportare’ i cittadini dai luoghi colpiti. Lo stiamo
registrando in tutte le recenti calamità: a L’Aquila, in Emilia, a Mormanno, la
gente viene allocata fuori dai centri colpiti e lasciata per mesi in attesa
delle lungaggini del governo di turno. Ed oggi tocca alla Toscana,
all’orvietano, all’alto Lazio”. “Quanto sta succedendo – sottolinea Jiritano -
è la naturale conseguenza di un Governo che invece di riformare il sistema di
protezione civile incentrandolo sui bisogni della popolazione, con i Vigili del
Fuoco come struttura centrale, si è
preoccupato solo di dare mandato ai presidenti delle Regioni di aumentare le
tasse e le accise, nonché di invitare la gente a sottoscrivere le assicurazioni
per le emergenze”. “Noi operatori del soccorso proviamo un’indignazione
insopportabile. Oggi siamo impegnati nel
recuperare i morti ed i dispersi -
conclude Jiritano - ma nei prossimi giorni continueremo la nostra
battaglia di civiltà e cultura della prevenzione e chiederemo di reperire i
fondi necessari abbandonando le inutili spese militari e le altrettanto inutili
grandi opere come la TAV”.
(Fonte: Contropiano)
paesaggi, paesi, città e soprattutto vite vittime di un Sistema che se ne frega altamente se la tua casa, i tuoi sacrifici, la tua stessa vita cessino di esistere in condizioni straordinarie del tempo e del suolo. Vergogna!!!
RispondiEliminaOptimus