sabato 5 gennaio 2013

E’ TORINO LA CITTA’ CHE SI E’ SVENDUTA DI PIU’


IL CAPOLUOGO PIEMONTESE si è aggiudicato il primato per il volume di dismissioni effettuato nel 2012

A fronte dei tagli cui sono stati sottoposti, gli Enti locali sono stati costretti a cedere parte del proprio patrimonio immobiliare e finanziario. Un patrimonio gestito anche male, con abusi ed esagerazioni perpetuatesi negli anni dalle amministrazioni avvicendatesi.
La città che si è aggiudicata il primato per il volume di dismissioni effettuato nel 2012, incassando 230 milioni di euro, è Torino.

LE CESSIONI - Tre i gioielli venduti dalla giunta Fassino: Amiat (igiene ambientale), Trm (inceritore), Sagat (aeroporto). Il sindaco precisa “il Comune rimane in tutte le società e sappiamo di avere fatto una buona scelta, acquisendo partner che hanno una politica industriale”. Il ruolo del vincitore è di Vito Gamberale, Ad del fondo d’investimento F2i, che ha portato alle spoglie casse della città oltre 100 milioni di euro, acquistando una partecipazione in sia per l’aeroporto che per l’inceneritore. Le dismissioni sono state la risposta più praticabile ai tagli del 50% sui trasferimenti dello Stato centrale agli enti locali.

2 commenti:

  1. ha fatto bene...e direi pure a un buon prezzo...

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  2. Dismettere la proprietà pubblica.
    Estromettere lo stato sempre

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