BERLUSCONI COME IL COMITATO DE I FATTI VOSTRI, OFFRE SEMPRE DI PIU’ IN CAMBIO DEL VOTO

DAL MILIONE DI POSTI DI LAVORO AL RIMBORSO DELL’IMU, IL CAVALIERE TENTA LA DISPERATA RIMONTA

Al posto della busta c’è il voto, per il resto sono molto simili. Silvio Berlusconi somiglia molto al simpatico Comitato della trasmissione in onda su Raidue: I fatti vostri. Il quale offre al telespettatore una serie di oggetti affinché non scelga la busta; col rischio che ciò che essa contiene vale di meno di quanto egli offre. Anche il Cavaliere offre tanto, col pericolo, poi puntualmente nei fatti verificatosi, che sia tutto un bluff e che le promesse siano vane. Del resto sono vent’anni che ci prova, di solito anche con buoni risultati, e a maggior ragione adesso che i sondaggi lo danno al di sotto del 20%.

DAL MILIONE DI POSTI DI LAVORO AL RIMBORSO DELL’IMU – La prima sparata risale alla prima discesa in campo nel ’94: il famoso “Milione di posti di lavoro”. Evidentemente non concluse la frase, aggiungendo “in meno”. Nel 2001 stipulò, a Porta a porta, un contratto unilaterale con gli italiani, diviso in 5 punti. Affermò che se non avesse realizzato almeno 4 punti, non si sarebbe più candidato. Ne realizzò solo uno, non a caso di suo interesse: la soppressione della tassa di successione; che da’ fastidio soprattutto a chi ha tanto come lui.

Più volte ha promesso di ridurre la pressione fiscale, oggi giunta a oltre il 40% grazie anche ai suoi governi. Ha tolto solo l’Ici e sappiamo a quale prezzo. Ha promesso il miglioramento del sistema sanitario, perfino la sconfitta del Cancro. E sappiamo come funzioni la Sanità italiana e come la ricerca sia sottoposta a continui tagli.

Oggi invece promette: la restituzione dell'Imu pagata nel 2012, l'abolizione dell'Irap, il finanziamento pubblico ai partiti e addirittura 4 milioni di posti di lavoro. Quadruplicando perfino la prima balla elettorale.

Quale sarà la prossima promessa? Ma soprattutto, gli italiani ci ricascheranno? Chissà. Nel frattempo lascio di seguito un video riassuntivo delle sue promesse.

(Fonte: Corriere della sera)