martedì 21 gennaio 2014

SINISTROIDI E ALTRI MUSICISTI: CHI POTREBBE PRENDERE IL POSTO DI CLAUDIO ABBADO COME SENATORE A VITA

TRA I PAPABILI PRODI, BENIGNI, MA ANCHE MORRICONE E MUTI

Di solito un nominato a Senatore a vita si gode la sua bella pensione per anni e anni, pur magari avendo già un’invidiabile età quando riceve l’incarico. E’ andata male a Claudio Abbado, Maestro d’orchestra stimato in tutto il Mondo, spentosi lunedì a 80 anni. Nato a Milano il 26 giugno del 1933, la nomina a senatore a vita gli arrivò il 30 agosto del 2013, quando il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo nominò insieme a Renzo Piano, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia. Un’infornata che sollevò non poche polemiche. Ora, la Costituzione non specifica se il Presidente della Repubblica possa nominarne cinque durante il suo mandato oppure che debbano essere cinque in totale. Ma è già partito il toto-Senatore a vita. Molti sono i soliti nomi.

CHI SAREBBE IN POLE – In pole position ci sono “i soliti” Romano Prodi e Roberto Benigni, notoriamente molto graditi a Napolitano. Nomi tuttavia anche molto di parte e che sarebbero graditi solo a Pd e Sel. Gli altri nomi su cui potrebbe puntare il Colle sono quelli di Riccardo Muti (che rappresenterebbe una soluzione di continuità con Abbado), Andrea Camilleri, Ennio Morricone e Claudio Magris.
Molto più improbabili quelli di Marco Pannella e Stefano Rodotà. Comunque rientranti di diritto nella rosa finalista.

SCALFARI TORNA A SPERARE - Non è da escludere anche il nome di Eugenio Scalfari. Il fondatore di Repubblica da tempo attende una chiamata dal Colle per uno scranno a palazzo Madama. I "messaggini d'amore" per Napolitano da parte di Brabapapà sono sempre all'ordine del giorno. Quando il fondatore di Repubblica comincia a sentir "odore" di poltrona parte subito con editoriali al miele per Napolitano. Qualche mese fa, mentre il suo nome circolava tra i corridoi del Quirinale Scalfari aveva preparato una serie di editoriali tutti pro-Napolitano difendendolo sul caso della trattativa Stato-Mafia.
Scriveva Scalfari: "Il capo dello Stato non può essere né indagato né intercettato e nemmeno soggetto a perquisizione fino a quando non sia stato sospeso dalle sue funzioni attraverso un’apposita sentenza della Corte Costituzionale". Ma ad agosto quei fiumi di inchiostro non bastarono. Al giornalista Napolitano preferì architetti, scienziati e direttori d'orchestra. Barbapapà è già con la "penna" in mano...

E se dei Senatori a vita ne facessimo proprio a meno? Visto che, sebbene in genere si tratti di personalità meritevoli nel campo di propria competenza, il più delle volte servono da stampella del Governo in carica al momento della nomina e risultano pure assenteisti?
Magari si potrebbe partire dalla morte del povero maestro Abbado per averne uno in meno e iniziare un positivo countdown.


(Fonte: Libero)

7 commenti:

  1. SIAMO UN PAESE di NAVIGANTI ALLA DERIVA
    In cerca di un faro che non c’è
    Sballottati come fuscelli nella tempesta mediatica. Le voci delle sirene offuscano le menti dei marinai Portando la nave senza nocchiere verso gli scogli.
    DOVREMMO metterci i tappi nelle orecchie e andare avanti
    alla ricerca del nuovo da plasmare sperando che l’odissea abbia fine.
    Dopo avere letto i commenti postati sui vari blog mi vergogno di essere italiano
    Là colpa è dei pappagalli ammaestrati dal cervello pigro.
    Ripetono solo ciò che questi individui divulgano .
    Perché non pretendiamo il rispetto dei programmi elettorali
    Iniziando da quelli più utili al popolo.
    Non come avviene oggi vanno avanti solo programmi che arricchiscono i soliti noti
    a danno dei più deboli . ( solo allora il popolo sarà sovrano.) VITTORIO
    PS Purtroppo la televisione è come tutte le novità
    Nascono bene e sono utili al progresso
    Sino a quando i caimani
    Non inquinano tutto per i loro sporchi interessi.

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  2. Visti i 13.000 euro di compenso da sommarsi ad altri 5.000 al mese e privilegi vari,in cambio di fugaci apparizioni ed inconsistenti(se non nulli)interventi,imporrei per i senatori a vita un'età minima :Non possono essere nominati senatori a vita ,coloro che non abbiano compiuto anni novanta(90) e che non siano accompagnati da entrambi i genitori.

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  3. Meglio avere dei senatori con un curriculum impeccabile che pregiudicati o gentaglia che fa solo i loro interessi. O chi spera di esserlo nominato per evasioni fiscali e truffe varie. Almeno in questo caso avere un po' di decoro e rispettare una persona morta che ha dato + lustro lui all'Italia che tutti gli altri parlamentari e non che ci siano oggi.

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  4. in effetti i senatori a vita mi sembrano un abuso. soprattutto se poi questi votano essendo non eletti alle elezioni o meglio facendo parte degli eletti.

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  5. Lo prenderei io per dare un bel calcio nei maroni a Renzi

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  6. Luca,
    se ne facessero a meno?
    Si, anche, perchè no, si risparmia...anzi teniamoci quelli a vita e facciamo fuori gli altri, risparmiamo di più :-)

    Divago...
    bisognerebbe anche interrogarsi sul significato di Senatore al giorno d'oggi, ammesso che un significato vi sia.
    Cito da wikipedia, costoro sono gli eredi di ciò che prima erano i cittadini più anziani e saggi dell'antica Roma. Sull'anzianità ci siamo pure, ma sulla saggezza ho qualche riserva.

    Dan

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  7. Il mio vaneggiamento quotidiano
    Se fossi a capo del Governo una fra le prime cose che farei in stato di emergenza?
    Ripristinerei una vecchia legge abolita da anni .
    L’abolizione ha permesso (impunemente) ai grandi evasori di esportare i capitali sottratti al fisco nei paradisi fiscali
    Ricordo quando si andava a l’estero Era quella legge dello Stato che decideva la cifra che si poteva portare per i bisogni della permanenza a l’estero
    Tutto veniva documentato Dalle Banche per conoscenza della Banca D’Italia .
    Difendendo cosi la nostra economia.
    La banca D’Italia dovrebbe ristampare la vecchia Lira ( per uso interno) che possa circolare solo in Italia
    L’Euro si dovrebbe usare solo quando andiamo fuori da L’Italia e per le transazioni
    Delegando alle banche il controllo di tutte le operazioni in entrata e in’ uscita. Dati che le banche obbligatoriamente dovrebbero inviare alla banca D’Italia
    Con l’aggiunta di una legge che punisca veramente col carcere chi evade
    In più la confisca di tutti i beni e le somme evase. VITTORIO
    PS Questo si potrebbe fare se le banche non avessero le lobby come associati.
    Per questo il Popolo si dovrebbe coalizzare Come? Semplice dovremmo ritornare indietro nel tempo
    A quando i soldi venivano messi sotto il materasso.

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