venerdì 13 giugno 2014

CHI CI RITROVIAMO ALL’AMBIENTE: UN COMMERCIALISTA AMANTE DEL NUCLEARE E DELLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

E’ GIANLUCA GALLETTI, IN QUOTA UDC. NEL SUO CURRICULUM NON C’E’ ALCUNA REFERENZA RIGUARDO L’AMBIENTE, MA ANCHE PAROLE POSSIBILISTE SUL NUCLEARE E CONTRO IL REFERENDUM SULL’ACQUA

Com’è costume della politica italiana, alcuni Ministeri delicati non sono mai assegnati a persone competenti della materia. Pensiamo a quello per i Beni culturali, della Giustizia, della Sanità, dell’Istruzione e dell’Ambiente. In fondo, volutamente, affinché i partiti possano controllarli ed essi non avanzino richieste troppo esagerate ma in realtà utili per risolvere i problemi atavici dei rispettivi settori. Soffermandoci proprio sull’ultimo, si è passati da Andrea Orlando del Governo Letta a Gianluca Galletti. La competenza in materia è la stessa, pari a zero. A cambiare sono solo i partiti cui fanno riferimento: il primo del Pd (passato con Renzi alla Giustizia, per la gioia di Berlusconi) e il secondo dell’Udc. Un commercialista che con l’ecologia non ha mai avuto a che fare. Anzi, ha anche lanciato in passato dichiarazioni poco confortanti.

LA BIOGRAFIA DI GALLETTI - Gianluca  Galletti, 53 anni, è laureato in economia e commercio e commercialista. Come dicevamo un uomo di Pierferdinando Casini, eletto nelle lista montiane/Udc in Emilia Romagna ed ora deputato dell’Unione di Centro per il Terzo Polo.
Dalla biografia politica di Galletti, e deputato Udc tra 2006 e 2008 e tra 2008-2013, non si intravede nessuna vera  competenza in campo ambientale: sottosegretario uscente all’istruzione la sua carriera parlamentare è stata quella di vicepresidente della Commissione bilancio della Camera nel 2009/2010 e poi è rimasto nella Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, mentre nel 2013 ha fatto parte  delle Commissioni finanze delle Commissioni Parlamentari  per l’attuazione del Federalismo Fiscale e di vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti.
Il 2 maggio 2013 viene nominato Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione nel Governo Letta.
Andando più indietro, neppure c’è traccia di ambiente. Dal 1999 al 2004 Galletti è stato assessore al bilancio della prima ed unica giunta di centro-destra del Comune di Bologna, quella del  sindaco Giorgio Guazzaloca. E’ stato consigliere comunale a Bologna dal 1990 al 2009; componente dell’Alta commissione di studio, organo ministeriale per la riforma della finanza pubblica dal maggio 2003 all’aprile 2005; consigliere regionale dal 2005 al 2006.

UN FAN DEL NUCLERARE E DELLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA - Ecco che cosa dichiarò a Radio Città del Capo: «Quando ci sarà un piano che dimostrerà che ci sono siti più sicuri e più convenienti di altri, a quel punto se uno di questi siti fosse in Emilia-Romagna io mi assumo la mia responsabilità: dico sì. Altrimenti questo Paese è destinato alla serie C. Vale per il nucleare, come per le infrastrutture».
Commercialista fidatissimo di Pierferdinando Casini, Galletti si dichiarò in favore della costruzione di una centrale nucleare nella sua Emilia Romagna anche dopo il disastro di Fukushima.
Netta anche la sua posizione a favore della privatizzazione dell'acqua. Ecco che cosa disse al Tg5 dopo la vittoria dei "sì" al referendum: «I partiti che hanno sostenuto il referendum sull'acqua e le Regioni che hanno proposto ricorso alla Corte Costituzionale si devono ora assumere la responsabilità di aver causato un danno enorme al Paese nel suo momento più difficile. L'annullamento della normativa sui servizi pubblici locali provocherà un danno gravissimo in termini di crescita. La concorrenza in questi settori strategici è azzerata, e si ritorna all'affidamento diretto a società totalmente partecipate dai Comuni. Si moltiplicheranno ancora proprio quelle società inefficienti che sono l'emblema della lottizzazione politica. L'Udc, con responsabilità, aveva denunciato questo pericolo ai tempi del referendum con una posizione poco conveniente da un punto di vista elettorale, ma giusta per il Paese».


1 commento:

  1. Galletti..... ho capito
    Sarebbe troppo bello e semplice nominare persone che hanno competenze nella materia in cui dovrebbero dirigere.

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