AD OGGI SONO 183 I DELITTI IN FAMIGLIA, LO SCORSO ANNO 190
Non passa giorno ormai che non veniamo a conoscenza di un
delitto consumatosi nelle mura domestiche: genitori che uccidono figli o viceversa.
La crisi economica degli ultimi anni ha acuito il fenomeno, rendendo più tesi i
rapporti tra le mura domestiche. Ma anche la diffusione di divorzi e
separazioni, con uno dei coniugi che non accetta l’interruzione del rapporto e
decide di uccidere i propri figli, anche in tenerissima età, forse perché
testimoni viventi di una relazione amorosa che ormai è finita a pezzi. E così
anche i genitori si scoprono improvvisati carnefici, mentre in genere prima a
prevalere era l’uccisione di questi ultimi per opera dei figli; magari per
questioni ereditarie o perché in balia di tossicodipendenze. Il portale Delitti familiari, curato dall’Associazione
Italiana di Psicologia e Criminologia fondata a Roma nel 2001, riporta giorno
per giorno la triste conta dei casi di omicidi consumatisi in famiglia.
183 CASI AD OGGI – Ad oggi
sono 183 i delitti familiari consumatisi: in 142 omicidi le vittime sono 67 donne,
59 uomini e 16 minori; i suicidi invece sono 41. La prima vittima di delitti
familiari del 2014 è stato un uomo.
Nel 2013 sono stati 190, 170 omicidi e 20 suicidi. 130 sono
state le donne uccise, 25 gli uomini e 15 i minori. Dunque, rispetto a
quest’anno, si può notare un maggiore bilanciamento tra i generi.
Gli autori sono stati partner, ex partner, genitori, figli,
parenti, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro/di scuola o conoscenti.
Nel 2012 invece i casi sono stati 175, il che conferma un
trend in aumento in questi anni. Anche se occorre dire che nel 2011 i casi
erano stati 193. Dunque il 2012 è stata una flessione isolata e quest’anno
purtroppo l’andazzo sembra portare di nuovo a superare quota 190.
Sono lontani i tempi delle belle foto in bianco e nero che
ritraevano famiglie patriarcali numerose. Certo, non è detto che fossero più felici
di oggi e forse erano tenute insieme solo dalla tradizione, dai valori e dal
rispetto gerarchico. Ma sicuramente in queste certezze si rinsaldavano e
vivevano nella semplicità del quotidiano. Così fino agli anni ’50 la famiglia è
stata il fulcro della società italiana, mentre oggi un matrimonio dura in media
dieci anni, spezzato dalle rispettive spinte individualistiche dei due generi.
E si fanno al massimo uno o due figli. E in qualche caso li si ammazza pure…
Hai statistiche sui decenni passati per capire se ci sia davvero un aumento di questi fenomeni, ovviamente divorzi a parte, o è un discorso generico sui bei vecchi tempi in cui i prezzi erano giusti, i politici onesti e i giovani avevano rispetto per gli anziani?
RispondiEliminaLa conoscenza...la sola differenza la fa la conoscenza dei fatti di cronaca! L'essere umano è oggi come lo è sempre stato, e così anche i suoi istinti violenti e bestiali. E' cambiato solo il contesto, ma questi fatti, la violenza in famiglia c'è sempre stata e sempre ci sarà. Il semplice fatto che sembra si rimpianga la famiglia patriarcale sottintende che nei tempi andati il maschio era il padrone assoluto, e dispensava violenze a go go...come oggi. Solo che mancava il can can della cronaca nera, le dirette TV e cose simili...
RispondiEliminasaverio