giovedì 28 agosto 2014

GENITORI CHE UCCIDONO FIGLI E VICEVERSA, DIVORZI DILAGANTI: FAMIGLIA ITALIANA VERSO L’AUTODISTRUZIONE

AD OGGI SONO 183 I DELITTI IN FAMIGLIA, LO SCORSO ANNO 190

Non passa giorno ormai che non veniamo a conoscenza di un delitto consumatosi nelle mura domestiche: genitori che uccidono figli o viceversa. La crisi economica degli ultimi anni ha acuito il fenomeno, rendendo più tesi i rapporti tra le mura domestiche. Ma anche la diffusione di divorzi e separazioni, con uno dei coniugi che non accetta l’interruzione del rapporto e decide di uccidere i propri figli, anche in tenerissima età, forse perché testimoni viventi di una relazione amorosa che ormai è finita a pezzi. E così anche i genitori si scoprono improvvisati carnefici, mentre in genere prima a prevalere era l’uccisione di questi ultimi per opera dei figli; magari per questioni ereditarie o perché in balia di tossicodipendenze. Il portale Delitti familiari, curato dall’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia fondata a Roma nel 2001, riporta giorno per giorno la triste conta dei casi di omicidi consumatisi in famiglia.

183 CASI AD OGGI – Ad oggi sono 183 i delitti familiari consumatisi: in 142 omicidi le vittime sono 67 donne, 59 uomini e 16 minori; i suicidi invece sono 41. La prima vittima di delitti familiari del 2014 è stato un uomo.
Nel 2013 sono stati 190, 170 omicidi e 20 suicidi. 130 sono state le donne uccise, 25 gli uomini e 15 i minori. Dunque, rispetto a quest’anno, si può notare un maggiore bilanciamento tra i generi.
Gli autori sono stati partner, ex partner, genitori, figli, parenti, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro/di scuola o conoscenti.
Nel 2012 invece i casi sono stati 175, il che conferma un trend in aumento in questi anni. Anche se occorre dire che nel 2011 i casi erano stati 193. Dunque il 2012 è stata una flessione isolata e quest’anno purtroppo l’andazzo sembra portare di nuovo a superare quota 190.

Sono lontani i tempi delle belle foto in bianco e nero che ritraevano famiglie patriarcali numerose. Certo, non è detto che fossero più felici di oggi e forse erano tenute insieme solo dalla tradizione, dai valori e dal rispetto gerarchico. Ma sicuramente in queste certezze si rinsaldavano e vivevano nella semplicità del quotidiano. Così fino agli anni ’50 la famiglia è stata il fulcro della società italiana, mentre oggi un matrimonio dura in media dieci anni, spezzato dalle rispettive spinte individualistiche dei due generi. E si fanno al massimo uno o due figli. E in qualche caso li si ammazza pure…


2 commenti:

  1. Hai statistiche sui decenni passati per capire se ci sia davvero un aumento di questi fenomeni, ovviamente divorzi a parte, o è un discorso generico sui bei vecchi tempi in cui i prezzi erano giusti, i politici onesti e i giovani avevano rispetto per gli anziani?

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  2. La conoscenza...la sola differenza la fa la conoscenza dei fatti di cronaca! L'essere umano è oggi come lo è sempre stato, e così anche i suoi istinti violenti e bestiali. E' cambiato solo il contesto, ma questi fatti, la violenza in famiglia c'è sempre stata e sempre ci sarà. Il semplice fatto che sembra si rimpianga la famiglia patriarcale sottintende che nei tempi andati il maschio era il padrone assoluto, e dispensava violenze a go go...come oggi. Solo che mancava il can can della cronaca nera, le dirette TV e cose simili...
    saverio

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