DOPO LA MODA DEI CARTELLI, ARRIVA L’ICE BUCKET CHALLENGE E
VEDE COINVOLTI SPORTIVI, PRESENTATORI E ATTORI
La protesta e la solidarietà si è spostata dalle piazze ai
Social network. Se prima scendevamo in strada magari attrezzati di cartelloni,
a urlare le nostre ragioni, oggi preferiamo farlo seduti comodamente davanti a
un pc o con uno smartphone tra le dita con un semplice click. Condividendo o
pubblicando qualche link. Il nuovo Sessantotto virtuale insomma, che, molto
probabilmente, come il precedente, non servirà certo a cambiare il mondo. E
così anche i VIP si sono adeguati e se prima scrivevano canzoni o facevano
comizi contro qualcosa che non andava, ora si limitano a postare video o foto
su Facebook, Twitter e Istangram. L’ultima protesta che va di moda è l’Ice
bucket challenge, ossia tirarsi un secchio d’acqua gelida addosso per
invogliare a donare soldi per curare la SLA, “nominando” poi qualcun altro che
lo faccia. Ormai ha contagiato attori, presentatori e sportivi di tutto il
Mondo. In Italia però sono stati raccolti meno di 30 mila euro…
COME E’ NATA - Si chiama Pete
Frates l'uomo che ha ispirato l’Ice Bucket Challenge, la sfida a farsi versare
in testa un secchio di acqua ghiacciata in segno di solidarietà con i malati di
Sla.
Pete fino al 2012 era il capitano dei Boston College ed era
una promessa del baseball Usa. All'età di 27 anni, però, gli è stata
diagnosticata la Sla e da allora lotta contro la malattia e soprattutto a
favore della conoscenza e della ricerca per sconfiggere il male.
Senza mai mollare nonostante l'avanzare del processo
invalidante della Sla, Pete ha girato l'America per raccontare, spiegare,
capire e togliere il velo d'ignoranza che ancora oggi copre la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Il ragazzo, che ora ha 29 anni, non molla, si è sposato e a
settembre diventerà padre. Ad aiutarlo e a sostenerlo nella sua lotta ci sono
da sempre gli amici e i compagni di squadra ed è proprio da loro che è partito
il tam tam mondiale dell'Ice bucket challenge. Lo scorso 31 luglio Pete sulla sua pagina
Facebook ha scritto: "So I am nominating myself for the
#icebucketchallenge cuz I can...ice
water and ALS are a bad mix, so I got my friend Rob Van Winkle to help me out...Julie
Frates Nicole Benson Connolly Blair Casey Will MB John Henry Feitelberg Sarah
and Matt Ryan, Julian Edelman Tom Brady Toucher & RichThe Howard Stern Show
you have 24 hours to dump a bucket of ice over your heads".
Uno schiaffo in faccia alla Sla a colpi di acqua ghiacciata
e la richiesta d'aiuto a tutti gli amici per diffondere il messaggio.
"Anche io voglio farlo" ha scritto Pete invitando tutti a seguire il
suo esempio.
LA DIFFUSIONE TRA I VIP. IN ITALIA
TANTE SECCHIATE, POCHI SOLDI - Conoscenti, compagni e contatti hanno
risposto all'appello che si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo
coinvolgendo personaggi famosi di ogni tipo: da Mark Zuckerberg a Bill Gates,
da Justin Bieber a Gisele Bundchen. Tanti gli sportivi che hanno abbracciato a
distanza Pete con un secchio di acqua in testa: Lebron James e Cristiano
Ronaldo fino al nostro Mario Balotelli.
Lo scorso fine settimana, poi, Frates ha coronato il suo
sogno e all'interno dello stadio dei Red Sox di Boston si è fatto tirare in
testa il suo secchio di acqua ghiacciata per sbattere in faccia alla malattia
la sua voglia di sfidarla e il suo inno alla vita.
Non mancano Vip italiani, da Laura Pausini a Valentino
Rossi; da Jovanotti a Celentano; da Roberta Vinci a Fiorello, che a sua volta
ha sfidato il Premier Matteo Renzi. Il quale, uomo d’immagine qual è, non ha perso
tempo nel rispondere al fuoco. Anzi, all’acqua. Poi ci sono le starlette che
non hanno perso tempo a mostrare le proprie grazie, con la scusa della doccia:
vedi Belen, Canalis o Marika Fruscio.
In Italia, per la Ice Bucket Challenge, fino a sabato sono
stati raccolti soltanto circa 33mila euro (fonte: pagina ufficiale AISLA). Quindi, se in America in pochissimi giorni
hanno raccolto 31,5 milioni di dollari (fonte: ANSA), qui, ancora una volta,
emuliamo le cose altrui solo per far vedere che ci siamo pure noi.
Se soltanto i VIP che hanno partecipato a 'sta buffonata
avessero donato una cifra irrisoria per loro (tipo 500 euro), oggi saremmo
oltre i 200mila euro.
Questa moda-protesta mi ricorda la storia dei VIP che si
facevano fotografare con in mano dei cartelloni contro i roghi nella Terra dei
fuochi. Loro si sono fatti la propria bella pubblicità, mentre noi qui continuiamo
a morire...
SONDAGGIO
SONDAGGIO
Il giudizio sull'Ice bucket challenge varia da età a età. Se gli Under 34 sono leggermente favorevoli (34%), sei su 10 tra i 34 e i 54 anni lo ritiene una bella iniziativa. Più netto il giudizio degli over 55, completamente in disaccordo.
(Fonte: Panorama)
l'idea originale forse era giusta, ma come al solito da noi le cose assumono toni grotteschi.. ieri qualcuno ha scritto su twitter " Ve li immaginate De Gasperi, Togliatti, Almirante, Moro che si tirano una secchiata d'acqua su ordine di Fiorello?".......
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