ULTIMA MARIANO BOTTARI, PENSIONATO DI PORTICI UCCISO PER
SBAGLIO MENTRE RINCASAVA DALLA SPESA. A TENERE LA TRISTE CONTA LA FONDAZIONE
POLIS. PRIMA VITTIMA NEL 1967
Da Giuseppe Piani a Mariano Bottari. Dal 1967 ad oggi sono
loro la prima e l’ultima vittima innocente della criminalità organizzata.
Quella che spara senza farsi troppi scrupoli, tra la folla, nelle assurde faide
tra clan. In tutta la Campania (ma prevalgono quelle a Napoli e provincia) sono
ad oggi ben 276 le vittime innocenti. A tenere la triste conta la Fondazione
Polis, che sul proprio sito ha anche fornito un
elenco completo, riportando anche le singole storie delle vittime. Manca
solo l’ultima vittima, Mariano Bottari, pensionato 75enne di Portici che stava
rientrando a casa dopo fatto la spesa.
ALCUNE STORIE - Una lista di
dolore iniziata l'11 giugno 1997, quando all'Arenella un proiettile vagante
uccise Silvia Ruotolo.
Petru Birladeanu fu ucciso il 26 maggio del 2009
all'ingresso della Cumana di Montesanto: il 33enne romeno si guadagnava la vita
suonando la fisarmonica a bordo dei vagoni del treno. Petru si trovò sulla
traiettoria di un conflitto a fuoco, avvenuto sulla via.
Pasquale Romano, operaio trentenne venne ucciso per scambio
di persona il 15 ottobre 2012 nel pieno della faida di camorra che insanguinò
l'area nord di Napoli. Gli spararono a Marianella.
Il 13 gennaio 2011 a San Giorgio a Cremano i killer uccidono
il titolare di un circolo ricreativo. Poi tornano indietro e ammazzano Vincenzo
Liguori, 57 anni, proprietario dell'officina meccanica attigua e padre della
giornalista del Mattino Mary Liguori.
Quest'anno è stato il decimo trascorso dalla morte della
giovanissima Annalisa Durante, 14 anni. Era il 27 marzo del 2004 quando
Annalisa, che stava chiacchierando sotto il portone di casa, finì nella
traiettoria di uno scontro a fuoco tra camorristi.
Attilio Romanò lavorava presso un negozio di telefonia di
Capodimonte: il 24 gennaio del 2005 i killer entrano nel negozio di Attilio e
pensando che fosse la persona che cercavano, sparano all'impazzata,
uccidendolo. Per questo delitto Marco Di Lauro è stato condannato all'ergastolo.
(Fonte: Il
Mattino)
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