sabato 24 gennaio 2015

QUANDO BUFFON, MAROTTA E ALLEGRI ATTACCAVANO LA JUVENTUS PER I FAVORI ARBITRALI

AD EVINDERZIARE LE LORO DICHIARAZIONI IL TECNICO DEL NAPOLI RAFA BENITEZ, CHE INVITA A FARE UNA RICERCA IN RETE

Juventus e favori arbitrali, una storia che va avanti da decenni, al punto che perfino su un numero di Topolino che risale al 1991 è apparsa la scritta “Rubentus”. Da interista, non contesto i due scudetti che i bianconeri hanno vinto con Fabio Capello, visto che quella squadra era molto forte e lasciò indietro le concorrenti di molti punti. Bensì lo scudetto ’97-’98, quando diversi furono gli errori arbitrali in favore dei torinesi: un gol non dato all’Empoli, con Peruzzi che prese la palla palesemente dentro; un gol di Bierhoff dell’Udinese, non dato, sebbene la palla oltrepassò la linea di parecchio; ma soprattutto, il fallo da rigore di Iuliano su Ronaldo nello scontro diretto, con successivo rigore dubbio dato agli juventini su contropiede (poi fallito da Del Piero). Per anni l’Inter, soprattutto nelle persone di Moratti e Prisco, ha accusato Moggi e company di ruberie, mentre nel dopo-calciopoli il fenomeno si era scemato. Da qualche anno il fenomeno è ripreso. E se l’Inter non recrimina più, non essendo, purtroppo, tra le inseguitrici, a contestare gli arbitraggi sono soprattutto Roma e Napoli. Con l’allenatore di quest’ultimo, lo spagnolo Rafa Benitez, generalmente molto diplomatico e ironico, che dopo gli ennesimi errori arbitrali subiti in Napoli-Juventus, ha invitato i giornalisti a cercare su internet cosa dicevano in passato Buffon, Allegri e Marotta sugli errori arbitrali in favore della “vecchia signora”. In effetti il promemoria è molto interessante.

QUANDO BUFFON ATTACCAVA MOGGI - 5 gennaio 1997, il Parma batte la Juventus in una partita tesissima e pieni di episodi ed espulsioni. Arbitra Ceccarini, ironia della sorte quello del 28 aprile 1998 e dello scontro Iuliano-Ronaldo. Buffon, allora portiere del Parma, non ci sta a passare per favorito dagli arbitri e risponde duro a Lippi: "Bravi noi, asini loro". L'allora dg bianconero non gliele manda a dire: "Buffon stia zitto. Ho letto le frasi di quel ragazzino e lo a guardare con attenzione i i fotogrammi dell'espulsione di Torricelli: Baggio si complimenta con Crippa perché ha provocato l'espulsione".

LE RECRIMINAZIONI DI MAROTTA, DG DELLA SAMP - Del Marotta direttore generale della Sampdoria escono un paio di dichiarazioni, scontri duri con il sistema arbitrale. Il primo è nell'autunno del 2009 dopo un pareggio contro la Lazio: “Alla fine della partita tutti i miei giocatori sono venuti a chiedermi di alzare la voce per quanto successo. Anche domenica scorsa non ci è stato concesso un rigore sacrosanto, oggi addirittura due, visibili in tv ma anche dal campo: il pugno, chiaramente involontario, di Muslera a Pazzini era evidente”. E ancora: “Non abbiamo la forza dell’Inter né economicamente né tecnicamente, ma ci piacerebbe giocarci le nostre chance ad armi pari con tutti, anche se non per lo scudetto. Finora ho la sensazione che siamo stati penalizzati. Era rigore netto su Pazzini e l’arbitro non ha dato neanche l’angolo; e anche di Diakitè su Padalino era rigore. Ci vuole serenità per fischiare certe cose”.
Tesi rincarata a freddo: "Noi siamo una 'provinciale' e facciamo fatica a puntare grandi traguardi, evidentemente anche a livello mediatico abbiamo uno spazio limitato, che porta ad una sudditanza psicologica da parte degli arbitri e li condiziona. Quella esiste sempre, perché il giudizio negativo di un giornale e' diverso se l'errore lo subisce una grande, rispetto allo stesso errore a danno di una squadra medio-piccola. Sicuramente la Sampdoria non e' trattata come Juve, Milan o Inter. Ma non da quest'anno".

ALLEGRI SUL GOL NON DATO A MUNTARI - E' storia recente e non servono gli archivi o Google per tornare a quel Milan-Juventus che blocca la corsa del Milan in testa alla classifica e finisce per rilanciare la Juve sino alla rincorsa e al sorpasso scudetto. Nel diluvio di polemiche, dichiarazioni, foto sul cellulare e amenità varie, ecco un Max Allegri d'epoca: "Mi dispiace dirlo, ma c'è solo un episodio che ha condizionato il campionato. Il gol fantasma di Muntari al momento è decisivo per il campionato, anche se qualcuno vorrebbe metterlo in un cassetto. Come dicevano nel film quando Fantozzi pesca il pesce-ratto, 'può piacere o non piacere' ma è così''.

Ma sospetti e incoerenze a parte, la classifica di Serie A sarebbe così,con una grossa sorpresa al terzo posto.


(Fonte: Panorama)

3 commenti:

  1. Allor o vir ca tenev ragion?

    RispondiElimina
  2. Io quando avevo l'età di Buffon nel video, credevo a Babbo Natale....... (poi ho visto Benitez e ho pensato che forse allora Babbo Natale esisteva veramente..... ) comunque sono andato su Google e ho cliccato Napoli-Rigore- Udinese-Truffa.... mamma mia cosa è uscito fuori......

    RispondiElimina
  3. Lo sport ormai si basa qusi esclusivamente sui soldi.

    RispondiElimina