giovedì 9 aprile 2015

Fiat rilanciata e Ferrari di nuovo vincente. Chiedo scusa a Sergio Marchionne…

HA TRASFORMATO LA FIAT E RESA COMPETITIVA LA FERRARI

Raramente sono costretto a ricredermi su una persona. Tanto su quelle conosciute nella vita quotidiana, quanto, e soprattutto, su personaggi pubblici. Ma ogni tanto accade e sono sempre pronto ad ammettere il mio errore nelle valutazioni iniziali. Come è successo nel caso di Sergio Marchionne, Amministratore delegato della Fiat (oggi Fca) dal 2004 e Presidente dall’ottobre scorso della Ferrari, dopo le dimissioni di Montezemolo. Anch’io appartenevo alla vulgata di quanti gli davano addosso quale nemico dei diritti dei lavoratori e smantellatore dell’italianità dell’azienda. Ma ora mi ci sottraggo volentieri.

HA TRASFORMATO LA FIAT E RESA COMPETITIVA LA FERRARI – Quando ha preso in mano la Fiat undici anni fa, Marchionne aveva trovato una situazione disastrata. Con bilanci in rosso e priva di progettualità. Tutte le filiali dell’azienda torinese erano a rischio chiusura, i modelli non tiravano sul mercato interno e men che meno su quello internazionale. Un’azienda destinata al ridimensionamento e molto probabilmente alla delocalizzazione verso mete più convenienti. Non solo, sarebbe probabilmente finita pure in mano straniere, come avvenuto a tanti altri storici marchi italiani. Il tutto, complici sia il venir meno degli appoggi politici dei governi democristiani (molto legati alla famiglia Agnelli), sia una proprietà meno in gamba rispetto al passato.
E invece, sotto la sua guida, la Fiat non solo non ha chiuso alcuna sede (trasferendo però quella legale) ma è stata rilanciata alla grande anche a livello internazionale, mediante una fusione con l’americana Chrysler. Anche in termini di vendite il miglioramento è palese, soprattutto grazie alle intramontabili Punto e, soprattutto, Panda.
Pure la Ferrari sembra di nuovo poter rientrare nel novero delle big della Formula Uno, dopo sei anni bui. Non a caso domenica scorsa si è aggiudicata il Gran Premio in Malaysia, cosa che non accadeva da due anni. La scelta del duo Vettel-Arrivabene sembra promettere bene.


LE COMPLESSITA’ - Certo, i contratti di lavoro stipulati negli ultimi anni sono stati al ribasso per gli operai, con l’introduzione di maggiori turni e la riduzione di alcuni privilegi. Tuttavia, invece di accusare Marchionne, dovremmo sperare che popoli sfruttati come quelli dell’est Europa o quelli asiatici, si sveglino dal sonno e comincino a reclamare più diritti. Comunque, incidono anche un regime fiscale lì molto più vantaggioso e un costo della vita più basso; che consente di campare anche con la metà di uno stipendio italiano. Fattori esterni che influiscono non poco e coi quali bisogna purtroppo fare i conti. Le istanze di Landini sono giuste, ma in un mondo sbagliato.

2 commenti:

  1. molti dimenticano lo stato in cui versava la FIAT prima dell'arrivo di Marchionne..
    quanto alla Ferrari, aspettiamo a cantar vittoria, comunque è un buon viatico per il campionato..

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    1. la FIAT non esiste più. E' stata smantellata facendo la fine che ha fatto l'industria italiana, che non conta più assolutamente nulla. La vittoria della Ferrari è fumo negli occhi. Lo stesso fumo che Marchionne vende provocando il cancro seduto com'è nel consiglio di amministrazione della Philip Morris.

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