martedì 24 novembre 2015

Gli effetti della tragedia di Parigi: la rivalutazione di Putin e della Fallaci

IL PRESIDENTE RUSSO VIENE ORA VISTO COME SALVATORE DELL'OCCIDENTALE, QUANTO ALLA SECONDA GIRANO SUL WEB DICHIARAZIONI SU PARIGI RIVELATESI PROFETICHE

Oltre alla psicosi da attentato che si è diffusa in tutto il mondo occidentale, gli attentati di Parigi hanno avuto altre due conseguenze: la rivalutazione di due personaggi malvisti dai più. Ovvero del Presidente russo Vladimir Putin e della giornalista del Corriere della sera Oriana Fallaci.

LA RIVALUTAZIONE DI PUTIN - Quanto al primo, negli ultimi anni l'Unione europea ha tentato in tutto i modi di boicottarlo. Inseguendo politiche filo-americana e filo-tedesca. Ha appoggiato il golpe in Ucraina, gli ha inflitto sanzioni, ha cercato di bypassare l'approvvigionamento energetico. L'Italia, a partire dal Governo Monti, si è accodata a questa strategia. Ignorando, o fingendo di ignorare, che essa si sarebbe rivelata autolesionista. Il Belpaese è di fatti partner economico della Russia fin dal 1500 e molte aziende del Nordest stringono da decenni accordi commerciali coi russi. Non a caso, per effetto delle sanzioni, oggi molti imprenditori sono costretti a chiudere, con qualcuno che arriva drammaticamente perfino a suicidarsi.
Per non parlare del fatto che l'Italia è altresì da decenni meta preferita dai russi per le proprie vacanze, soprattutto la Romagna e la penisola sorrentina. E invece ce li siamo inimicati. Insistendo, come da settant'anni a questa parte, con il vassallaggio nei confronti degli Stati Uniti. Malgrado il fatto essi non abbiano più da tempo un ruolo egemone sull'economia globale. Soddisfacendo per giunta le imposizioni della Germania, che altro non fa che i propri interessi, disponendo di una economia ben diversa dalla nostra.
Ma adesso l'Unione europea ha rivalutato il cattivo Putin. Motivo? E' stato il primo a capire che abbattere Assad avrebbe solo destabilizzato la Siria e favorito l'avanzata dell'Isis. Come d'altronde già successo in Iraq e Libia. Ed è stato il primo a muoversi militarmente contro i terroristi. Al contrario di Stati Uniti e Germania, con i primi che sono amici degli amici dei terroristi (Arabia Saudita e Qatar li finanziano) e la seconda che in questi anni non ha mai messo il naso nelle operazioni militari in Medio Oriente. Guardandosi bene, come giusto che sia, dal farlo. Non a caso non figura tra gli obiettivi degli islamisti.

E QUELLA DELLA FALLACI - Quanto alla rivalutazione di Oriana Fallaci a mezzo social, fanno quasi pena tutte quelle scuse che gli sono state rivolte. Soprattutto da sinistra, quella sinistra che gli era particolarmente avversa quando era in vita. La Fallaci – da giovane ottima cronista de Il Corriere della sera, poi invecchiando è diventata sempre più egocentrica e intollerante – scriveva quelle cose su Parigi e il pericolo islamista all'indomani degli attentati dell'11 settembre. Lei amava New York e dopo l'attentato sentiva ancora di più avverso l'Islam. Etnocentrica com'era, amante fino al midollo della cultura occidentale, non ha mai preso in considerazione la pur minima tesi complottista sull'attentato alle Torri gemelle e il fatto che la Francia abbia commesso, nel corso della sua storia, molti errori di politica estera.
Nel suo libro, La rabbia e l'orgoglio, parlava di crociata all'inverso e descriveva il Corano come libro inneggiante la Jihad. Non considerando però che anche nella Bibbia ci siano passi non proprio pacifisti. Su Twitter per giorni ha spopolato pure un hashtag: #fallaci.


Che l'Occidente sia da almeno un ventennio sul viale del tramonto è palese. La crisi del modello industriale e le sempre minori nascite, lo stanno facendo arretrare in favore di altre culture. Ma come recita il terzo principio della dinamica di Isaac Newton: "Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria". L'Occidente sta pagando oggi quanto ha perpetuato per secoli. Coinvolgere il mondo musulmano moderato nella lotta al terrorismo islamico, e ravvederci su certe politiche estere ed economiche imperialiste nei confronti del Terzo Mondo, forse potrebbe salvarci dalla fine. Altrimenti inevitabile.

2 commenti:

  1. pensa a come si è caduti in basso per rivalutare sti due...

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  2. Già,basti pensare come la destra nei confronti di Napolitano usi sempre come epiteto dispregiativo "vecchio comunista",e invece Putin che "comunista russo" lo era davvero e non certo come lo si poteva essere in Italia,oltretutto ufficiale di uno dei servizi segreti più temibili che ai dissidenti russi ne ha fatte passare di tutti i colori,e a tal proposito vorrei far notare come a tutt'oggi chi ha provato ad opporsi a lui a livello giornalistico e di informazione non sia più vivo per continuare a farlo,ora è diventato un suo idolo...

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