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domenica 5 febbraio 2012

LA STORIA DEL DERBY CLUB, QUANDO MILANO SFORNAVA TALENTI


LOCALE MOLTO IN VOGA TRA GLI ANNI ’60-’70, HA VISTO L’ESORDIO DI MOLTI ARTISTI CELEBRI SUL GRANDE E PICCOLO SCHERMO

Se è vero che l’accezione “Milano da bere” è riferita a quando la città meneghina era considerata l’epicentro del potere politico e del benessere economico (negli anni ’80, in piena era Craxi), da un punto di vista artistico lo è stata senza dubbio negli anni ’60 e ’70 grazie a un locale notturno: il Derby club. Qui si esibivano artisti sconosciuti e agli esordi, molti dei quali sono diventati poi celebri attori e musicisti. Erano gli anni d’oro del cabaret, prima che venisse soppiantato dall’approdo delle Tv commerciali. Non a caso chiuse definitivamente nel 1985. Comunque molti di loro continuarono la propria carriera proprio nei canali “del biscione”.
Ma ad essere cambiata era proprio Milano, una città che a partire dalla seconda metà anni ’80 divenne sempre più chiusa in sé stessa, schiva e snob. Per usare le parole del musicista Mauro Pagani “come se ci fosse stato un terremoto e nessuno se ne è accorto”.