LOCALE MOLTO IN VOGA TRA GLI ANNI ’60-’70, HA VISTO
L’ESORDIO DI MOLTI ARTISTI CELEBRI SUL GRANDE E PICCOLO SCHERMO
Se è vero che l’accezione “Milano da bere” è riferita a
quando la città meneghina era considerata l’epicentro del potere politico e del
benessere economico (negli anni ’80, in piena era Craxi), da un punto di vista
artistico lo è stata senza dubbio negli anni ’60 e ’70 grazie a un locale
notturno: il Derby club. Qui si esibivano artisti sconosciuti e agli esordi,
molti dei quali sono diventati poi celebri attori e musicisti. Erano gli anni
d’oro del cabaret, prima che venisse soppiantato dall’approdo delle Tv
commerciali. Non a caso chiuse definitivamente nel 1985. Comunque molti di loro
continuarono la propria carriera proprio nei canali “del biscione”.
Ma ad essere cambiata era proprio Milano, una città che a
partire dalla seconda metà anni ’80 divenne sempre più chiusa in sé stessa,
schiva e snob. Per usare le parole del musicista Mauro Pagani “come se ci fosse
stato un terremoto e nessuno se ne è accorto”.
ORIGINE - Nel 1959 i coniugi
Gianni e Angela Bongiovanni (zii materni dell'attore Diego Abatantuono) aprono
un ristorante e lo chiamano Gi-Go. Le sale sono ricavate nel seminterrato di
una palazzina liberty in via Monte Rosa 84, zona periferica milanese vicino
all'Ippodromo di San Siro. All'inizio degli anni sessanta i due decidono di
trasformarlo in un locale per trovarsi ed ascoltare musica, cercando così di
risollevare il modesto fatturato del precedente esercizio.
Ribattezzato nel 1962 Intra's Derby Club (nome ispirato
dalla fusione tra il nome del jazzista Enrico Intra e la vicinanza geografica
all'Ippodromo) e poi, definitivamente, Derby Club, il locale diviene ben presto
il punto di incontro di personaggi, professionisti e sportivi della Milano più
all'avanguardia, fra cui molti architetti che contribuiscono ad arredarlo in
modo originale e, per i tempi, anticonvenzionale, mentre gli artisti esordienti
(tutti caratterizzati dall'ineguagliabile talento, confermato dalle successive
carriere soliste) si esibiscono su una pedana su cui sono piazzati un
pianoforte ed una batteria.
L’APICE - Il locale è
frequentato quasi subito da numerose personalità internazionali che arrivano al
Derby per esibirsi: Charles Aznavour, John Coltrane, Quincy Jones, o
semplicemente come affezionati frequentatori, come molti politici dell'epoca
(Bettino Craxi su tutti), campioni sportivi (come Gianni Rivera e Pietro
Mennea), personaggi dello spettacolo (Mina, Alberto Lupo, Renato Rascel, Walter
Chiari, Dario Fo, Enzo Tortora, Johnny Dorelli, Marcello Mastroianni, Giorgio
Strehler, Mike Bongiorno, Ricky Gianco, Walter Valdi) e miliardiari (come
Charlie Krupp o Rocky Agusta).
Tra i clienti di quegli anni non mancano celebri malavitosi
quali Francis Turatello e il solista del mitra Luciano Lutring, che in più di
un'occasione - come raccontò in un'intervista - dovette fuggire dal locale da
una finestra, a causa dell'improvviso arrivo della polizia, poco dopo essersi
bevuto uno champagnino.
DECLINO E CHIUSURA - La crisi
del Derby arriva verso la metà degli anni ottanta, dopo che la morte (nel 1981)
di Gianni Bongiovanni e l'avvento prepotente della comicità televisiva ne hanno
ormai definitivamente avviato il lento, ma inesorabile, declino. Il locale
chiude come detto nel 1985.
Dal 12 maggio 2001, l'immobile è occupato dal centro sociale
"Il Cantiere". Attualmente è un luogo di riferimento per il movimento
studentesco e cittadino milanese, oltre che luogo di controcultura, musica
alternativa e sperimentazione artistica. Insomma, cambiano i tempi ma lo
spirito è lo stesso.
I VOLTI NOTI PASSATI DAL DERBY
– Ecco i tanti artisti che poi sono diventati famosi: Diego Abatantuono (attore
e comico), Enrico Beruschi (comico e attore), Claudio Bisio (attore, scrittore
e conduttore), Massimo Boldi (attore e comico), Antonio Catania (attore), Cochi
& Renato (attori e comici), Ugo Conti (attore e comico), Giobbe Covatta
(attore, comico e scrittore), Billy Dardes (cantante), Giorgio Faletti (attore, comico,
cantautore e scrittore), Mauro Di Francesco (attore e comico), Gianfranco
Funari (showman), Gino & Michele (scrittori), I Gatti di Vicolo Miracoli
(comici), I Gufi (gruppo musicale), Enzo Iacchetti (comico e conduttore), Enzo
Jannacci (cantautore), Bruno Lauzi (cantautore), Franco Nebbia (pianista e
intrattenitore), Guido Nicheli detto Dogui (attore e comico), Giorgio Porcaro
(attore e comico), Antonio Ricci (autore e regista), Paolo Rossi (attore, scrittore, comico e conduttore),
Francesco Salvi (comico), Tony Santagata (cantautore), Gino Santercole
(cantautore), Lorenzo Pilat (cantautore), Dino Sarti (cantautore), Teo Teocoli (attore, comico e conduttore), Ernest Thole
(attore e comico), Lino Toffolo (attore e comico), Alberto Tovaglia (attore e
autore), Paolo Villaggio (comico, attore e scrittore), Beppe Viola (giornalista
e scrittore), Riccardo Peroni (doppiatore e attore).
(Fonte: Wikipedia)
fece parte del gruppo anche Isabella (cantautrice attrice) un po dimenticata da tutti, forse anche dall'autrice del libro; poi, se è vero che alla realizzazione dello stesso collaborò Angela Bongiovanni, beh... mi preoccupa al quanto si possa essere dimenticata di menzionare un'artista del calibro di ISABELLA
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