LOCALE MOLTO IN VOGA TRA GLI ANNI ’60-’70, HA VISTO
L’ESORDIO DI MOLTI ARTISTI CELEBRI SUL GRANDE E PICCOLO SCHERMO
Se è vero che l’accezione “Milano da bere” è riferita a
quando la città meneghina era considerata l’epicentro del potere politico e del
benessere economico (negli anni ’80, in piena era Craxi), da un punto di vista
artistico lo è stata senza dubbio negli anni ’60 e ’70 grazie a un locale
notturno: il Derby club. Qui si esibivano artisti sconosciuti e agli esordi,
molti dei quali sono diventati poi celebri attori e musicisti. Erano gli anni
d’oro del cabaret, prima che venisse soppiantato dall’approdo delle Tv
commerciali. Non a caso chiuse definitivamente nel 1985. Comunque molti di loro
continuarono la propria carriera proprio nei canali “del biscione”.
Ma ad essere cambiata era proprio Milano, una città che a
partire dalla seconda metà anni ’80 divenne sempre più chiusa in sé stessa,
schiva e snob. Per usare le parole del musicista Mauro Pagani “come se ci fosse
stato un terremoto e nessuno se ne è accorto”.