SECONDO L’INTELLIGENCE I RISCHI PER IL NOSTRO PAESE SONO
AUMENTATI DA QUANDO ABBIAMO DATO ARMI AI PESHMERGA CURDI
Volevamo esportare la democrazia. Ma abbiamo esportato solo
morte, distruzione e destabilizzazione politica. L’Afghanistan
è un cumulo di macerie, dove regna corruzione, traffico di oppio e
inquinamento. L’Iraq
e la Libia
dei cattivi Saddam e Gheddafi sono in mano ai fondamentalisti islamici e sono
insanguinati dalla guerra civile. Mentre sulle nostre coste arrivano
quotidianamente centinaia di disperati, provenienti da viaggi già stremanti e
disumani. Sempre che non muoiano prima tra le onde del mare. Tra le poche cose
buone del Governo Berlusconi III c’è stato l’accordo con la Libia, al fine di
approvvigionare il gas da loro a prezzi convenienti pretendendo al contempo il
controllo delle coste. Noi occidentali facciamo il bello e il cattivo tempo.
Trattiamo i dittatori a nostro piacimento, stringendoci accordi commerciali o
rimuovendoli all’occorrenza. Ora il Medio Oriente sta bruciando, e chissà
ancora per quanto. E ora il terrorismo - quello che il signor Bush (compiacente
con le lobby militari), i signori Blair e Cameron (cagnolini fedeli degli Usa)
e Sarkozy (che prima ha dato armi a Gheddafi e poi lo ha ribaltato) - sta
bussando anche alle nostre porte. E ce lo meritiamo, perché abbiamo aderito a
tutte le guerre imperialiste.