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venerdì 29 agosto 2014

L’ALLARME TERRORISMO SCATTA ANCHE IN ITALIA: I SITI PIU’ A RISCHIO

SECONDO L’INTELLIGENCE I RISCHI PER IL NOSTRO PAESE SONO AUMENTATI DA QUANDO ABBIAMO DATO ARMI AI PESHMERGA CURDI

Volevamo esportare la democrazia. Ma abbiamo esportato solo morte, distruzione e destabilizzazione politica. L’Afghanistan è un cumulo di macerie, dove regna corruzione, traffico di oppio e inquinamento. L’Iraq e la Libia dei cattivi Saddam e Gheddafi sono in mano ai fondamentalisti islamici e sono insanguinati dalla guerra civile. Mentre sulle nostre coste arrivano quotidianamente centinaia di disperati, provenienti da viaggi già stremanti e disumani. Sempre che non muoiano prima tra le onde del mare. Tra le poche cose buone del Governo Berlusconi III c’è stato l’accordo con la Libia, al fine di approvvigionare il gas da loro a prezzi convenienti pretendendo al contempo il controllo delle coste. Noi occidentali facciamo il bello e il cattivo tempo. Trattiamo i dittatori a nostro piacimento, stringendoci accordi commerciali o rimuovendoli all’occorrenza. Ora il Medio Oriente sta bruciando, e chissà ancora per quanto. E ora il terrorismo - quello che il signor Bush (compiacente con le lobby militari), i signori Blair e Cameron (cagnolini fedeli degli Usa) e Sarkozy (che prima ha dato armi a Gheddafi e poi lo ha ribaltato) - sta bussando anche alle nostre porte. E ce lo meritiamo, perché abbiamo aderito a tutte le guerre imperialiste.