DIVERSE POSSONO ESSERE LE MOTIVAZIONI CHE SPINGONO AL FOLLE
GESTO UNA MADRE. TANTE LE NOTIZIE DI CRONACA NEGLI ULTIMI MESI
Un matrimonio fallito, una malattia, la crisi economica,
problemi psicologici. Questi ed altri fattori stanno portando allo sfascio
della famiglia intesa come istituzione e nucleo sociale. Come scrissi in un
libro, Il
crollo delle certezze, la famiglia, insieme a lavoro, religione e politica,
non rientra più tra quelle sfere, allo stesso tempo sociali e private, nelle
quali l’individuo trovava conforto, speranza, guida, identità. In un post mi
chiedevo se la famiglia italiana si
stia addirittura estinguendo del tutto. Fatto sta che iniziano a diventare
troppi i casi di omicidi che si consumano tra le mura domestiche, tra i quali
il più drammatico è quello che vede proprio colei che da’ la vita, la madre,
uccidere il proprio figlio. Il
caso Cogne resta il più emblematico perché fu il primo ad avere una certa
ridondanza mediatica. L’ultimo (limitandoci ovviamente ai confini nazionali) è
quello di una russa in vacanza in Romagna, arrivato una decina di giorni dopo
il caso mediatico del momento: quello di Andrea
Loris Stival. Ma cosa spinge una madre ad uccidere il o i propri figli?
Vediamo cosa dice la letteratura psichiatrica in merito.