OPERE DALL’INESTIMABILE VALORE ANDATE PERSE PER SEMPRE,
DISTRUTTE DA UNA FANTOMATICA RAGIONE RELIGIOSA
Hanno fatto presto il giro del mondo le immagini sconvolgenti
di integralisti islamici che a colpi di martellate distruggevano statue e
bassorilievi antichi, alcuni dei quali risalenti a oltre 3.000 anni fa, a Mosul,
città dell'Iraq, capoluogo del governatorato di Ninawa. E prima dello scempio
hanno dato al rogo libri antichi rari e manufatti. Mossul è il nome che diedero
gli arabi all'antica Ninive ed è già stata colpita in passato da altri gesti
scriteriati e criminali: altri antichi manoscritti sottratti alla biblioteca
furono dati al rogo, mentre una parte della cinta muraria dell’antica città fu
frantumata. Motivo? “Queste rovine dietro
di me, sono quelle di idoli e statue che le popolazioni del passato usavano per
un culto diverso da Allah”, dichiara un jihadista con alle spalle un grande
bassorilievo di un cavallo. “Il Profeta
Maometto ha tirato giù con le sue mani gli idoli quando è andato alla Mecca. Il
nostro Profeta ci ha ordinato di distruggere gli idoli e i compagni del Profeta
lo hanno fatto quando hanno conquistato dei Paesi – afferma il miliziano – Quando Dio ci ordina di rimuoverli e
distruggerli, per noi diventa semplice e non ci interessa che il loro valore
sia di milioni di dollari”. Ma è solo una minima parte dell’immenso
patrimonio culturale che i fondamentalisti stanno distruggendo come nulla
fosse. Sono andati persi 14mila anni di storia negli ultimi 14 anni. Di seguito
una luttuosa lista. Perché un crimine contro l’umanità non è solo una strage di
civili, ma anche la distruzione di antichi monumenti.