E’ LA REGIONE CHE PATIRA’ DI PIU’ IL PIANO DI
RIORGANIZZAZIONE, A RISCHIO 665 LAVORATORI
Mentre l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato,
Mauro Moretti, si pavoneggia e si becca l’applauso del Presidente della Repubblica
e di quelli delle Camere nel presentare i nuovissimi treni ad alta velocità –
veloci sì, ma inaccessibili a molti – i treni destinati ai poveri pendolari
sono sempre di meno e sono sempre più impresentabili. In realtà, non se la
passano bene neanche quelli a lunga percorrenza, ossia quelli che attraversano
più Regioni, se non l’Italia intera. Si pensi al Treno del sole
(Palermo-Torino), la Freccia della laguna (Siracusa-Venezia) o il Treno
dell’Etna (Catania-Milano), che per decenni hanno riaccompagnato a casa o nei
luoghi di lavoro milioni di emigrati del Sud e le loro famiglie, e che ora
saranno soppressi. La Regione più calpestata dai tagli è, manco a dirlo, la
Sicilia.