NEL PAESE IBERICO MOLTE SONO LE COSE CHE FUNZIONANO RISPETTO
AL NOSTRO
I Paesi dell’Europa meridionale continuano a soffrire e a rischiare
il collasso per rimanere nell’Eurozona. Dopo l’Irlanda e il Portogallo che si
sono salvati in calcio d’angolo con misure austere, è toccato alla Grecia, che
ancora rischia, non aiutata da un sistema politico interno frammentato, incerto
e incapace. Poi secondo la vulgata generale dopo gli ellenici ci sarebbero gli
iberici. Un’idea che trova una certa giustificazione nel maggiore spread che
divide i titoli pubblici spagnoli con quelli tedeschi rispetto ai nostri,
sebbene solo di una ventina di punti (entrambi ad oggi sono comunque sopra i
400 punti).
Eppure in Spagna tante sono le cose che funzionano molto
meglio rispetto all’Italia, e se è vero che mostra una debolezza prettamente
finanziaria (il nostro sistema bancario è molto più solido), nel concreto la
Patria della Sangria e dei leggendari toreri ci supera alla grande in vari
settori. Il tutto, considerando anche che il Paese iberico si è ripreso
velocemente dalla dittatura di Francisco Franco che, insieme alla secolare
precedente Monarchia, aveva lasciato lo Stato in una condizione di arretratezza
culturale ed economica.
SITI CULTURALI CURATI – Se in
Italia i monumenti cadono a pezzi - anche i più visitati e antichi, quali il
Colosseo e gli Scavi di Pompei – in Spagna sono ben tenuti. Dalle città più
importanti (come Madrid, Barcellona e Valencia) ai piccoli quartieri e borghi.
Il turismo è una fonte di entrate pubbliche fondamentali per i Paesi che non
hanno un sistema industriale complesso e rilevante; e la Spagna lo sa. Mentre
in Italia si pagano tanti impiegati fannulloni, commissari, supercommissari,
dirigenti e manager, ma poi per la manutenzione dei monumenti restano pochi
soldi.
TRASPORTO PUBBLICO IMPECCABILE
– Se il trasporto pubblico italiano viene sempre più tagliato e sacrificato,
con continui rincari delle tariffe locali e nazionali, quello spagnolo è
altamente efficiente. La metropolitana di Madrid ad esempio consta di 10 linee
che coprono tutta la città, con corse ogni 2-3 minuti e continui interscambi.
Qualcuno mi obietterà: vabé tu parli della Capitale. Bene, paragoniamola con
quella di Roma.
Insomma, la Spagna sta messa peggio di noi. Ma solo per
banchieri e speculatori. Nel quotidiano, gli spagnoli se la passano molto
meglio. Non è un caso che tanti sono gli italiani che ivi lavorano e si sono
realizzati, mentre gli spagnoli stabilitisi qui sono davvero pochissimi.
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