ORGANIZZATA VENERDI’ SERA PER SOSTENERE IL PARTITO CON UN
CONTRIBUTO DI MILLE EURO
“Indovina chi viene a cena?”, o ancora “La cena per farli
conoscere”. Tanti sarebbero i titoli cinematografici che si prestano bene
all’evento organizzato dal Premier Matteo Renzi, venerdì scorso per finanziare
il Partito democratico. Una cena, al prezzo di mille euro. Un modo per
rivolgersi alla borghesia, attirare ulteriormente quella fascia di elettorato
fino a pochi mesi fa di esclusivo dominio del centrodestra. Del resto il Pd non
sarebbe mai potuto arrivare a quel fatidico 41% delle ultime elezioni europee
senza che Forza Italia e Udc perdessero un bel po’ di voti. Certo, gli ex
diessini erano felicissimi, ma poi si sono accorti con ritardo di come quel
successo avrebbe cambiato il loro partito; di quale svolta a destra avrebbe
preso. E questa cena ne è la prova, come la scarsa lotta all’evasione e la
scarsa attenzione al rientro dei capitali fuggiti all’estero.
POCHI VOLTI NOTI PRESENTI -
Lo spazio si chiama The mall e sta sotto il nuovo quartiere residenziale Porta
Nuova a Milano. Il padrone di casa, Manfredi Catella, ad di Hines Italia,
sembra soddisfatto che il Pd glielo abbia chiesto: «Finalmente la sinistra si
rivolge a mondi diversi da quelli tradizionali». A guardarsi attorno, durante
la prima cena di finanziamento del partito di Matteo Renzi, pare di stare più
al Rotary che a una tradizionale riunione democratica.
In attesa del discorso del premier una signora lo dice
chiaro e tondo: «Sembra la vecchia Dc». In effetti, i giovani sono pochi e le
donne pochissime. Avanza il finanziere Guido Roberto Vitale, accompagnato
dall’esperta di moda Albertina Marzotto: «Seguo Renzi dalla cena che fece a
Milano con Davide Serra e lo sostengo. Per il resto continuo a occuparmi di
affari e contribuisco al sito Linkiesta, che verrà presto rilanciato con un
nuovo direttore». C’è
il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, bolognese
cui non soltanto per il nome vien da domandare: ma lei non stava con Bersani?
«Siamo conterranei e amici di vecchia data, ma Renzi è il capo del governo».
Allora è renziano? «Sono curioso». Gli altri sono una marea di piccoli e medi
imprenditori semisconosciuti: «E’ il popolo del nuovo Pd, ma facciamo ancora
fatica a portare i grandi nomi», ammette uno degli organizzatori.
Coppia glamour della serata, Carlo Capasa, ad di Costume
national, con l’attrice Stefania Rocca: «Ho accompagnato lui, quello su Renzi
sarebbe un discorso lungo…». Invitati non paganti, Beatrice Trussardi: «Sono
qui per curiosità, non mi esprimo» e Raffaele Jerusalmi, ad di Borsa italiana:
«Un’esperienza che non aggiunge molto». C'erano pure l'ex arbitro Paparesta e uno sponsor in tempi non sospetti di Renzi: Flavio Briatore.
POCHI ANCHE I POLITICI - Tra
i politici, i ministri Martina e Boschi, il sottosegretario Luca Lotti, Ermete
Realacci, Piero Fassino che arriva due ore dopo con la moglie Anna Maria
Serafini e Stefano Boeri.
(Fonte: La
Stampa)
Beh! Ma li ci sono andati per portare l' obolo, ma sopratutto ad aiutare Renzi a distogliere, da loro, lo sguardo rapace del fisco ed indirizzarlo da un' altra parte, più adeguata.
RispondiEliminaImmaginate un po dove!