lunedì 16 gennaio 2012

ANCHE IL GOVERNO MONTI HA I SUOI GUAI GIUDIZIARI


OLTRE A QUELLA DEL DIMISSIONARIO MALINCONICO, CI SONO ALTRE GRANE CHE POTREBBERO ESPLODERE

Chiamateli tecnici o professori, ma scheletri nei loro armadi pure non mancano. Oltre a Carlo Malinconico, Sottosegretario alla presidenza del consiglio costretto a dimettersi per la vacanza all'Argentario nel maggio 2008 pagata dall'imprenditore Francesco Piscicelli (quello che rise del disastro all’Aquila) per conto della famigerata "cricca" del G8, nuovi membri del Governo potrebbero essere costretti a dimettersi. Insomma, cambiano i musicisti ma la musica è sempre la stessa.

GLI ALTRI CASI - Trema il ministro Patroni Griffi che ha acquistato una casa con vista Colosseo a prezzi da casa popolare. Trema Filippo Milone tirato in ballo nelle intercettazioni Finmeccanica (ha un passato di condanne per Tangentopoli). Trema Pasquale de Lise che dirige la nuova agenzia per strade e autostrade, anche lui vicino alla cricca del G8 tanto da finire nelle intercettazioni: a lui gli imprenditori di Anemone chiesero un intervento per fermare un esposto. Venne sentito dai magistrati per un bonifico sospetto spiegato con una compravendita all'Argentario.  E trema anche il viceministro del Lavoro Michele Martone che è indagato nell'inchiesta P3.
Quest'ultimo era stato oggetto di un'interrogazione del Pd quanto il ministro Brunetta gli affidò una consulenza da 40mila euro, nominando il padre presidente della Civit, commissione per la trasparenza nella Pubblica amministrazione.

C’E’ ANCHE UN CONFLITTO D’INTERESSI – Nella triste ballata non può mancare anche un conflitto d’interessi, giusto per completare il continuum col precedente Governo. Il viceministro a Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia è stato amministratore delegato della Banca per le infrastrutture e lo sviluppo controllata da Intesa San Paolo. Era quindi un collaboratore di Corrado Passera: esattamente come adesso. Il punto è che la Banca per le infrastrutture e Sviluppo è coinvolta in una serie di appalti miliardari proprio nel campo delle infrastrutture, dalla Pedemontana lombarda alla Salerno-Reggio Calabria. Affari che sono stati avviati quando era viceministro e che gestisce da ministro.

Spesso si è detto che un Governo tecnico è anche politico perché fa scelte di natura politica. In fondo, ha anche gli stessi trascorsi poco puliti di un Governo politico.

(Fonte: Libero)

4 commenti:

  1. Sono senz'altro segnali poco incoraggianti che indicano uno stato di salute precario del Sistema Italia. C'è però da far presente come Malinconico, per un problema che è comunque solo di opportunità politica (che non porta ad alcun reato) si è subito dimesso. Non dimentichiamoci che le dimissioni era una procedura caduta in disgrazia durante il berlusconismo, dove invece si trovano senatori condannati a 7 anni per concorso in associazione mafiosa che sono ancora lì al loro posto... giusto per fare un esempio (troppi ce ne sarebbero!)...

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  2. sembrerebbe che il potere non ha colore politico ma solo Profumo.... irresistibile

    Luigi F.

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  3. concordo con Rear e aggiungerei che da un articolo di Libero, così come del Giornale, non mi aspetto la verità rivelata, ma sempre il metodo dei due pesi e due misure...
    comunque chi sbaglia paga, su questo non ci piove
    ciao

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