VENTI CONSIGLIERI REGIONALI SI SONO DATI ALLE SPESE FOLLI,
PER QUASI 900MILA EURO
Mancava solo il Friuli Venezia Giulia tra le Regioni a
Statuto speciale non ancora protagonista di peculato per opera dei propri consiglieri
regionali. Ed ecco che si aggiunge anch’essa alla triste lista, completandola.
La Sicilia in questi anni è servita solo come capo espiatorio di un sistema di
sprechi che riguarda tutte le regioni autonome, anche quelle virtuose del Nord.
DA UNA PISTOLA AI CORNETTI -
Una pistola - probabilmente scacciacani - le gomme da neve, i drink in
discoteca, ma pure la batteria di pentole, una borsetta e altri oggetti
personali: sono le spese allegre di oltre 20 consiglieri regionali del
Friuli-Venezia Giulia. Tutte rimborsate come «costi di rappresentanza» per un
totale di 884.966 euro.
Il rimborso vivande è altrettanto imbarazzante: carne e
insaccati in macelleria, pesce pregiato alla vigilia di Natale, caffè e
cornetto, ma pure consumi alla mensa e al bar del Consiglio regionale. Peccato
che per il vitto sia già previsto un bonus di 735 euro ogni 21 giorni.
Fra gli scontrini non mancano oggetti per la casa a
cominciare da un set di pentole. Secondo una fonte del Giornale ci sarebbero
anche regali e oggetti personali, come una borsetta, regolarmente rimborsati.
Treni di gomme da neve per 3-4 consiglieri, che evidentemente si calavano dai
monti, sono pure inseriti fra le spese di rappresentanza. Da notare che i
rappresentanti locali hanno già diritto ad un rimborso, da una voce diversa del
bilancio, per l'utilizzo della propria automobile per raggiungere il Consiglio
a Trieste. Altra curiosità il rimborso delle mimose regalate l'8 marzo alle
dipendenti regionali.
L’INCHIESTA - L'inchiesta
partita a dicembre sta scoperchiando l'ennesimo sperpero di soldi pubblici, che
sarebbe assolutamente trasversale agli schieramenti. La Guardia di Finanza ha
sequestrato in ripetuti blitz tutte le ricevute, fatture, scontrini delle
«spese di rappresentanza» dal 2011 all'inizio di quest'anno. L'ultima
incredibile scoperta dagli investigatori è l'acquisto di una pistola, come ha
rivelato il quotidiano locale il Piccolo. Il costo, 150 euro, fa pensare ad una
scacciacani.
L'inchiesta dalla Corte dei Conti per danno erariale si è
espansa al pm Federico Frezza con l'ipotesi del reato penale di peculato. Il
consigliere che si è fatto rimborsare i drink al Cantera, una nota discoteca
sul mare a due passi da Trieste, dovrà spiegare di quale evento politico si trattava.
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