GRAZIE ALLA DC E AI SUOI PARTITI DISCENDENTI, LA CHIESA
AVEVA SEMPRE CONTATO IN QUALCUNO CHE NE DIFENDESSE LE ISTANZE. ORA LA PRESENZA
E’ MARGINALE
Il Parlamento che si formerà per effetto del voto è
profondamente rinnovato. L’età media alla Camera è di 45 anni, mentre al Senato
di poco più di 50 anni. Ci sarà anche una donna su tre. Il merito va
soprattutto al Movimento cinque stelle e alle sue liste innovative, e alla
spinta rinnovatrice cui ha costretto gli altri partiti. Oltre a ciò, il nuovo
Parlamento avrà come grande novità la scarsa influenza del Vaticano, visto che
i partiti centristi e moderati hanno pochissimi seggi. Già lontani sembrano i
tempi di quando al Governo c’è stata per quasi cinquant’anni la Democrazia
cristiana, e poi i partiti cattolici nati dalla sua frattura. Certo, ancora
presente è l’influenza della morale cattolica nel Pd e Pdl, ma ormai è
marginale.
UDC SOLO 8 SEGGI ALLA CAMERA
– La nipote della Dc, l’Udc di Casini, sarà presente alla Camera solo con 8
seggi, per effetto del suo misero 1,8%. Al Senato invece, avendo presentato un
simbolo unico con Monti e Fini, i Senatori sono 18, ma nessuno della propria
lista. Non vedremo più gente come Cesa, la Binetti, Buttiglione, mentre si è
salvato il capolista Pierferdinando Casini. Salvo invece un moralizzatore
cattolico doc come Carlo Giovanardi, passato al Pdl da tempo e giunto così a 21
anni in Parlamento e sette legislature.
Possiamo dunque sperare in un Parlamento finalmente davvero
laico.
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