IL CANTANTE PARE ABBIA RICEVUTO 600MILA EURO DALLA REGIONE,
LASCIANDO UNA SCIA DI CRITICHE DAGLI AMBIENTALISTI. UNICA NOTA POSITIVA
L’OMAGGIO A MANGO
Per Gigi D’Alessio non ci sono mezze misure: amato o odiato,
apprezzato o deriso. Partito come uno dei tanti neomelodici, fu lanciato da
Mario Merola, anche se in molti gli rinfacciano ancora le sue partecipazioni a inizio
carriere nelle cerimonie di camorristi. A fine anni ’90 la svolta con l’album
“Portami con te”, nel quale comincia a incidere in italiano, per qualcuno
scimmiottando pure Claudio Baglioni. La sua popolarità è così accresciuta a
livello nazionale e poi mondiale, diventando un pezzo da 90 anche in
televisione, ottenendo programmi sulle reti Rai e Mediaset. Ultimo spettacolo
in diretta su Canale 5 a Piazza Plebiscito per il concerto di Capodanno, che
stando a quanto gira sul web, gli è valso 600mila euro dalla Regione (ripagati
all’ente presumibilmente con gli introiti del canale Mediaset). Un concerto di
grande successo, con 500mila partecipanti e milioni di telespettatori, ma che
però ha destato anche non poche critiche, specie per alcune frasi sulla Terra
dei fuochi. Aggiungiamoci poi una certa incoerenza politica e la solita
apparizione dell’onnipresente mamma del povero Ciro Esposito. Ma andiamo per
ordine.
IL CASO TERRA DEI FUOCHI - Gigi
D’Alessio, forse troppo preso dall’entusiasmo del momento, pronuncia una frase che
scatena un polverone mediatico: “Che
questa non sia più la terra dei fuochi, ma la terra dei suoni, la terra dei
cuori”. Gigi D’Alessio sul palco afferma ancora: la Campania non è più la terra dei fuochi, solo una bassissima
percentuale dei terreni risulta essere ancora inquinata,ma sugli stessi non è
permesso coltivare; le autorità competenti avrebbero iniziato le Bonifiche,il
sistema Sanitario è partito alla grande con controlli nella zone colpite ed
infine ,la Regina Elisabetta mangia le verdure di Caivano”.
Su questa frase le migliaia di cittadini a e fans Napoletani
accorsi a festeggiare l’ultimo dell’anno sono esplosi in un corposo urlo di
gioia, seguito da canti inneggianti Napoli. Gigi D’Alessio sicuramente era in
buona fede, probabilmente ha espresso le sue dichiarazioni basandosi su alcuni (discutibilissimi)
dati dello scorso anno che davano l’inquinamento della terra dei Fuochi
circoscritti soltanto ad un 2% su tutto il territorio, dati che però si sono
rivelati sbagliati sotto diversi punti di vista.
Sui Social Network è partita immediatamente la bufera nei
confronti di Gigi D’alessio, polemiche anche dalla pagine dei 99 Posse che
hanno scritto: “Dice Gigi D’Alessio che
la Terra dei Fuochi non esiste. Siamo certi che per seicentomila euro avrebbe
gridato anche: «W Marx, W Lenin, W Mao Tse Tung». Molti cittadini della zona
colpita da questa grave tragedia sono insorti,la regina Elisabetta vive 100
anni mangiando la nostra verdura, a Caivano invece le persone muoiono come
mosche ogni anno di tumore,purtroppo la maggior parte non si avvicina neppure
ai 50 anni figuriamoci ai 100 anni della reale Inglese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche #StopBiocidio che su
Facebook rilancia le parole del giornalista Sandro Ruotolo: “Anna, Pina, Marzia, Tina, padre Maurizio,
avete capito? Solo l’un per cento del territorio è inquinato. Non esiste la
terra dei fuochi. Le troppe bare bianche non esistono. Non esiste la Resit, non
esistono i fuochi, non esistono le discariche con i rifiuti pericolosi che sono
venute fuori grazie ai pentiti. Don Marco, Don Giorgio, cava Montone sul
Vesuvio non esiste. O invece tutto quello che voi dite è la realtà che tentano
di ammorbidire?“.
Indignato anche Don Maurizio Patriciello, il Parroco di
Caivano, da anni in prima linea contro questa piaga che affligge i territori a
Nord di Napoli e parte del casertano.
Gigi D’Alessio si è poi difeso, scrivendo, tra le altre
cose: “Io ho perso a causa del tumore mia
mamma, mio padre, mio fratello e amici che hanno vissuto la loro vita al mio
fianco. Io, come tutta la mia Città, sono in cerca della verità!
Per questo, ho
accettato di sponsorizzare GRATUITAMENTE la parte sana da difendere.
Prima di parlare di
Terra dei Fuochi, nel rispetto delle vittime, dei malati, dei parenti e di chi
vive nella paura di abitare in queste zone, mi sono documentato, ho
approfondito personalmente con le fonti più autorevoli. Ora, la polemica su
questo tema per me è incomprensibile. Io mi sono attenuto ai dati ufficiali che
mi sono stati riferiti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente
sentenza della Cassazione e poi mi sono confrontato con diversi Magistrati
campani che danno lustro alla nostra Regione”.
CAMPAGNA ELETTORALE PER L’AVVERSARIO
DI DE MAGISTRIS – Nella stessa Piazza Plebiscito, in occasione delle
elezioni amministrative del 2011, il cantautore napoletano fece un concerto di
chiusura per la campagna elettorale di Gianni Lettieri, imprenditore all’epoca
nel Pdl (oggi Forza Italia) candidato del centrodestra, avversario proprio dell’attuale
Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Del resto D’Alessio non ha mai nascosto
il suo essere berlusconiano e vicino al centrodestra: per la stessa campagna
elettorale era dapprima previsto un suo concerto di chiusura a Milano. Poi
annullato, pare, per le proteste della Lega Nord.
LA PRESENZA DI ANTONELLA LEARDI
– E in quella sceneggiata napoletana non poteva non mancare lei, Antonella
Leardi, madre di Ciro Esposito, tifoso del Napoli come noto ferito mortalmente in
quel di Roma nel pomeriggio della finale di Coppa Italia Napoli-Juventus. Di
fronte alla dignità di una madre come lei – dice Gigi – non ci deve essere più
rivalità calcistica". Poi le dona una maglia della pace col simbolo delle
tifoserie di Napoli e Roma. Arrivano Maggio, Mesto e la Supercoppa Italiana. La
mamma di Ciro poi si rivolge alla folla: "Dobbiamo chiudere col passato e lasciare spazio alla speranza e
all'amore per il 2015. Abbraccio tutti coloro che hanno perso i propri cari per
la follia dell'uomo e la criminalità. Ciro era pieno di vita e negli ultimi
giorni haavuto la forza di Dio. Ragazzi, rispondete al male con il bene".
La mamma di Ciro cita Sant'Agostino e Benigni, chiede giustizia non vendetta.
Il 2014 si è così concluso con la patetica onnipresente
figura della madre di Ciro Esposito, diventata ormai una sorta di Madre Teresa
di Calcutta che promuove pace tra i popoli in ogni occasione.
Unica nota positiva la dedica a Mango a pochi minuti dalla
mezzanotte, quando durante un medley è partita l’inconfondibile voce del
cantante morto
lo scorso 8 dicembre: “Forse perché
ti credevo felice così, proprio così tra le mie braccia”, frase di una
delle sue canzoni più belle: Bella d’estate. Il web ha apprezzato, del resto è
stato l’unico ricordo al cantante in quella sera.
(Fonti: Contattolab,
AreaNapoli)
mi piace Napoli, adoro i napoletani, ma odio a morte giggidalessio....
RispondiEliminainsopportabile
a me d'alessio mi sta sul caxxo!! fanculo lui e la sua musica del caxxo! qui dove abito io la sentono solo gli zingari!
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