A RACCONTARE IL LATO OSCURO DEL GRANDE ARTISTA CI PENSA LA
NIPOTE MARINA, OGGI 60ENNE
Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso,
è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale. Considerato
uno dei maestri della pittura del XX secolo. Nato a Málaga, il 25 ottobre 1881
e morto a Mougins, l'8 aprile 1973, è ancora oggi oggetto di mistero per molte
sue opere; molte delle quali sparse per il Mondo e ancora oggi rinvenute
continuamente. Ma Picasso non è stato solo l'artista geniale decantato in tutto
il Mondo. Nasconde infatti un lato oscuro che solo oggi una sua nipote, Marina
Picasso, 60enne, ha deciso di raccontare.
I TANTI SUICIDI - Più Picasso
rigettava la sua famiglia, più la famiglia desiderava la sua approvazione e il
suo affetto. Marina, la nipote, lo chiama “il virus Picasso”. Dopo la morte del
Maestro, un altro nipote, Pablito, si suicidò con una bottiglia di candeggina.
Il figlio Paulo morì devastato dall’alcol. La modella e musa si impiccò. La
moglie Jacqueline invece si sparò alla tempia...
IL SUO RICORDO AMARO - Quando
Marina aveva sei anni, faceva visita a suo nonno una volta a settimana. Non
c’erano abbracci di benvenuto né sorrisi ad attendere lei e il suo fratellino
Pablito,in quella grande villa in marmo a Cannes. Il maggiordomo apriva la
porta e chiedeva loro se avevano un appuntamento con il Maestro e molto spesso
venivano lasciati fuori e invitati a
tornarsene a casa perchè lui non aveva mai tempo per loro. Quelle rare volte
che li riceveva, i bambini erano
piuttosto terrorizzati dalla sua figura. Picasso urlava contro il loro papà,
diceva che non era in grado di mantenere la famiglia, di provvedere ai figli.
Lo denigrava, lo sminuiva davanti a loro. Marina ricorda un solo atto di
gentilezza: quando al nonno girava bene, schiacciava le noci, le avvolgeva nei
fichi e imboccava i nipoti. Da grande Marina capì che anche quello era un gioco
perverso, tanto che suo nonno li chiamava “mendicanti”. Dice la donna:
"Quando sento la gente parlare del genio di Picasso, sono tentata di
rispondere: 'Sì un genio di crudeltà' ". Era creativo ma aveva un
temperamento sadico e lei ha passato tutta la vita a tentare di riconciliarsi
con quest’uomo che si credeva dio. Anche il suo
matrimonio era finito male. Il Maestro era egoista e intollerante,
infedele cronico senza alcuna intenzione di redimersi.
VENDE TANTI LASCITI - Oggi,
dopo la morte di molti famigliari,
Marina ha ereditato ville e opere di un valore inestimabile, di certo non ha
bisogno di soldi, ma ha deciso di di mettere in vendita ugualmente molte opere
che appartenevano al nonno. Come ha spiegato, per lei rappresentano solo un
bruttissimo ricordo del quale si vuole liberare. La scorsa settimana ha
ricevuto un’offerta di 110 milioni di sterline per “La Californie”, la villa di
Cannes ereditata quando aveva 22 anni. Ha deciso di liberarsene perché è convinta che ospiti
ancora il fantasma del grande Maestro.
(Fonte: Libero)
Fosse in vita, gli faremmo frequentare camera e senato...
RispondiEliminaSoprattutto, fu un 'amatore' di donne spietato. Solo una delle sue numerose amanti e conviventi - non ricordo il nome - fu capace di liberarsi di lui per tempo, e si salvò. Probabilmente prendeva di mira le soggiogabili, le altre le mollava subito, pena la perdita, come ogni don giovanni che si rispetti.
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