lunedì 14 settembre 2015

Miracoli dei social: l'Italia si scopre appassionata di Tennis, ma snobba campione di Judo

SU FACEBOOK IMPAZZANO FOTO, VIDEO E STATI OMAGGIANTI FLAVIA PENNETTA. RENZI VOLA A NEW YORK CON IL PRESIDENTE DEL CONI

Calcio? Formula Uno? Macchè. Gli italiani si scoprono grandi appassionati di Tennis. Sarà che seguono gli sport solo quando c'è una finale da giocare, una medaglia d'oro o una coppa da vincere. Ed ecco che ciclicamente seguono pallavolo, atletica, pallanuoto, rugby, motociclismo. Perfino quel Tennis ritenuto dall'italiano medio più roba d'elite, noiosa e snob. Su Facebook impazzano foto, video e stati omaggianti Flavia Pennetta, che come noto (volenti o nolenti) ieri sera ha battuto la sua corregionale Roberta Vinci (entrambe pugliesi, la prima di Brindisi, la seconda di Taranto) a New York nella finale degli US Open in due set con il punteggio di 7-6 e 6-2. Già, perché sul famoso social anche la passione sportiva è un trend da seguire, come l'attivismo sociale (la secchiata gelata o la foto arcobaleno) e l'indignazione (vedi la foto condivisa del bimbo siriano morto). Renzi non si è lasciato sfuggire l'occasione, ovviamente, volando verso la Grande mela assieme al Presidente del Coni Giovanni Malagò; snobbando così la 79esima edizione della Fiera del Levante. Con il Governatore pugliese Emiliano che ha stemperato i toni con un diplomatico «Renzi va a festeggiare la Puglia a New York». Ma se fosse stato un Premier di destra…apriti cielo. Comunque, a parte l'ipocrisia che corre sui social o nella politica e tornando a quella prettamente legata allo sport, fa dispiacere che un grande successo di agosto sia stato invece snobbato…

LA VITTORIA DELLA PENNETTA - Roberta Vinci non è riuscita a ripetere il miracolo riuscitole in semifinale contro la numero uno del mondo Serena Williams. E' proprio la Vinci a partire nel modo migliore, tenendo il servizio a zero nel game di apertura, anche la corregionale risponde di par suo concedendo all'avversaria un solo game. Il pronti via è comunque molto tattico, con le due azzurre che conoscendosi alla perfezione trovano in modo di attaccare i rispettivi punti deboli: il rovescio di Vinci e la risposta al servizio la Pennetta. Nel quinto gioco la Pennetta strappa il servizio all'avversaria dopo sedici punti e 6 palle break e il buon momento della brindisina continua anche nel game successivo, in cui lascia l'avversaria a zero. Un paio di errori della Pennetta nell'ottavo game danno però coraggio alla Vinci, la quale realizza il controbreak e nel gioco successivo mette a segno il sorpasso. Si arriva così al tie break, che Flavia Pennetta riesce a vincere sul punteggio di 7 a 4 dopo un'ora esatta di gioco. Sulle ali dell'entusiasmo la Pennetta consolida il suo vantaggio e si porta subito sul 4 a 0, strappando per due volte il servizio all'avversaria.
La Vinci non si arrende mai e infatti riesce con tanta grinta a ridurre lo svantaggio sul 4 a 2, ma poi l'avversaria è bravissima a tenere il servizio, anche con il primo ace della partita, portandosi sul 5 a 2. Si arriva così al game decisivo in cui la Pennetta si porta subito sullo 0-40 e al primo match point lo realizza, vincendo con il punteggio di 7-6, 6-2. Subito dopo l'ultima palla, le due italiane si abbracciano al centro del campo e poi Flavia festeggia con il suo allenatore e il fidanzato Fognini sugli spalti.

GIOVANNI ESPOSITO, CAMPIONE DI JUDO A SOLI 17 ANNI SNOBBATO – Lo scorso nove agosto Giovanni Esposito ha compiuto l'impresa a 17 anni: il napoletano è campione del mondo di judo (categoria 66 kg, classe cadetti). "E' un sogno, è un sogno – ha esclamato poco dopo aver trionfato -. Dopo mio fratello vincere i mondiali è un sogno". Tutto vero, Giovanni, sei tu il più forte. Sul podio più alto di Sarajevo spicca quel ragazzo che, oltre all'incredibile successo personale, ha regalato all'Italia la prima medaglia d'oro della kermesse iridata dopo gli argenti messi al collo da Biagio D'Angelo e Sofia Petitto. L'ultimo talento della Nippon Club ha concesso il bis dopo l'alloro junior ottenuto da suo fratello Antonio due anni prima e, soprattutto, coronato una stagione scandita anche dalla conquista del bronzo continentale e di un altro oro all’EYOF di Tbilisi.
Giovanni Esposito era partito come numero cinque nel tabellone, le perfomances esibite lo hanno accompagnato fino al trionfo mondiale: ha subito messo a piazzato un ippon contro l'americano Quentin Cook che non ha avuto scampo di fronte alla maggiore determinazione dell'atleta partenopeo; nulla da fare anche per Eradzh Abdulloev (Tagikistan) e Zhankozha Marat (Kazakistan). Due incontri che hanno spalancato all'azzurro la strada verso le semifinali, una sorta di percorso dorato e segnato dalla sorte favorevole: se n'è accorto anche il turco Bilal Çiloğlu, battuto per waza-ari. Una vittoria che ha destato scalpore, considerati i favori del pronostico che inizialmente erano tutti per lo sconfitto. Serviva piazzare la ciliegina sulla torta ed è arrivata con un ippon sul georgiano Bagrati Niniashvili, chiudendo l’incontro a 10″ dalla conclusione.

Sui social nessun accenno, e cosa ancor più grave, neppure dai Tg nazionali. Ci dispiace Giovanni, ma in Italia il Judo non è popolare come il calcio, la Formula Uno…e il Tennis.


2 commenti:

  1. La Fiera del Levante la fanno tutti gli anni..due italiane in finale negli U.S. Open non capiterà mai più..solite critiche da italiani rosiconi..
    nulla di nuovo

    RispondiElimina
  2. Del resto i governi nazionali snobbano il sud da 154 anni...

    RispondiElimina