DOPO LE DIMISSIONI PRIMA E LA MAZZATA ALLE AMMINISTRATIVE
POI, BERLUSCONI STUDIA COME RILANCIARE IL SUO PROGETTO POLITICO. MA PUZZA DI
RITORNO ALLE ORIGINI
A oltre 18 anni dalla sua discesa in campo, Silvio
Berlusconi ha perso attrattiva. Il suo sorriso, stanco e rifatto, non basta più
per persuadere gli elettori. Rispetto al ’94 è cambiato il mass-media
dominatore: la Tv ha lasciato il posto a Internet. Giovanissimi, giovani e meno
giovani si informano sempre più navigando (incappando purtroppo sovente in
bufale e false notizie) e sono attratti dai politici che al meglio utilizzano
la rete. Non a caso a far presa sono soprattutto Grillo e Vendola. Il Cavaliere
deve dunque adeguarsi; eppure, stando ai suoi primi passi, pare stia rimettendo
in piedi un progetto molto simile a Forza Italia: un partito composto da
personaggi del Mondo dello spettacolo e pensatori a lui vicini, nonché poggiante
sul populismo. Non a caso Berlusconi sta incolpando, per il vistoso calo dei
consensi al suo partito, l’appoggio al Governo Monti; dunque si sta ponendo in
chiave anti-europeista e anti-governativa. Una strategia che sta già ripagando
Idv e Sel e sta facendo alzare la china alla Lega travolta dallo scandalo in
casa Bossi.