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martedì 16 giugno 2015

'Conservatori e riformisti' e 'Coalizione sociale': altri movimenti politici tra contraddizioni e zombie

IL PRIMO E' STATO IDEATO DA RAFFAELE FITTO, USCITO DA FORZA ITALIA. IL SECONDO DAL SEGRETARIO DELLA FIOM MAURIZIO LANDINI

La politica italiana continua a partorire movimenti, tutti speranzosi di fare il botto come i Cinque stelle. Peccato, per loro, che da quando esiste la Repubblica, quella, assieme alla Lega Nord, sia stata l'unica eccezione. In genere, partitini e correnti sono rimasti tali, al massimo spifferi che non hanno superato il 4%. Il motivo? Forse perché sono state create da persone che non sono mai state nelle istituzioni. Facce nuove e non riciclati in cerca di ennesime occasioni. Dopo avervi parlato di Possibile e dei Repubblicani, qui parliamo di altri due neonati movimenti rispettivamente di destra e di sinistra: Conservatori e riformisti e Coalizione sociale. I cui rispettivi padri fondatori sono Raffaele Fitto, uscito da Forza Italia e Maurizio Landini, agguerrito segretario della FIOM. Movimenti impregnati di contraddizioni, il primo, e di zombie riemersi dalla terra, il secondo.

giovedì 4 giugno 2015

Nasce Repubblicani, nuovo movimento di destra con vari riciclati

RIUNISCE DIVERSI ESPONENTI DI CENTRODESTRA E ALTRI MOVIMENTI COME Tea Party ITALIA, SVEGLIA CENTRODESTRA e Modernizzare l’Italia

Dopo Possibile di Pippo Civati, che si ispira allo spagnolo Podemos, anche a destra nasce un nuovo movimento, che per ora afferma di essere solo tale e non un nuovo partito (all'inizio dicono tutti così). Trattasi dei Repubblicani, che a detta dei suoi fondatori punta a 'Ripartire dal basso, per modernizzare il paese e dare una svolta, un’alternativa di centrodestra al Governo Renzi'. Ma come sempre accade quando nasce un nuovo movimento politico in Italia, ci finiscono dentro sempre vecchie facce che non trovano più spazio nel proprio partito. Chi sono e quali obiettivi hanno i Repubblicani?

sabato 11 gennaio 2014

LA DESTRA TORNA INDIETRO DI VENT’ANNI: DOPO FORZA ITALIA RINASCE ANCHE ALLEANZA NAZIONALE

FRATELLI D’ITALIA HA AVUTO L’OK DALLA FONDAZIONE DEL PARTITO PER POTER UTILIZZARE IL SUO SIMBOLO. STORACE FURIOSO

Se il film cult anni ’80 “Ritorno al futuro” si fosse girato nel 1994 e nel 2014, anziché nel 1985 e 2015, i suoi protagonisti non avrebbero riscontrato alcun cambiamento. Almeno per quanto riguarda la destra italiana. Infatti, dopo la breve esperienza del Popolo della libertà - un partito nato artificialmente come risposta obbligata alla nascita a sinistra del Partito democratico, con Alleanza Nazionale che si è annessa a Forza Italia – i due partiti che ne facevano parte sono di nuovo in vita. Dopo la rinascita clamorosa di Forza Italia, anche il simbolo di AN torna alla ribalta in occasione delle prossime elezioni europee. A rivolerlo fortemente i membri di Fratelli d’Italia, i quali avevano “arrangiato” portando nel loro simbolo un nodo tricolore anziché la classica fiamma come escamotage.

mercoledì 19 giugno 2013

CON LA SCONFITTA DI ALEMANNO LA DESTRA SOCIALE SI E’ DEFINITIVAMENTE POLVERIZZATA

L’EX SINDACO DI ROMA RESTAVA L’ULTIMO BALUARDO CON QUALCHE RUOLO ISTITUZIONALE DELLA TRADIZIONE MISSINA. OGGI SPARITA SOTTO L’OMBRA DEL CAVALIERE. TUTTO INIZIO’ A ROMA 20 ANNI FA, DOVE E’ FINITO

Destra sociale e sinistra proletaria nel nostro Parlamento sono ormai un lontano ricordo. I due grandi partiti che oggi presumono di rappresentarle non hanno ormai più nulla delle loro rispettive tradizioni e radici: la prima si è lasciata abbindolare dalle lusinghe del potere offertegli dal Cavaliere; la seconda ha sotterrato da tempo falce e martello diventando Radical chic. Per quanto riguarda la destra, il passaggio dal Movimento sociale italiano ad Alleanza Nazionale è stato storicamente necessario. Un ammodernamento che ha consentito ai nipoti di Almirante di andare anche al Governo per tre volte. Ma il passaggio a fine 2007 nel Popolo della libertà è stato letale, apparso più un’annessione a Forza Italia. Via via gli ex missini sono stati emarginati fino a perdere ogni potere decisorio. L’ultimo ruolo istituzionale significativo lo aveva conservato Gianni Alemanno, come Primo cittadino della Capitale. Ma è stato perso anche quello.

giovedì 25 aprile 2013

CON TEODORO BUONTEMPO SI SPEGNE UNA DELLE ULTIME FIAMME DELLA DESTRA ITALIANA


RICOVERATO IN UNA CLINICA ROMANA PER UNA GRAVE MALATTIA, SI E’ SPENTO A 67 ANNI. ERA PRESIDENTE DE LA DESTRA, IN POLITICA SIN DA GIOVANE

Sebbene venisse chiamato nell’ambiente “Er Pecora” per i suoi modi spicci e le origini abruzzesi, veniva considerato un leone. Teodoro Buontempo si è spento mercoledì notte a 67 anni in una clinica romana presso cui era ricoverato per una grave malattia. Nato a Carunchio (in provincia di Chieti), Buontempo ha cominciato l’attività politica sin da giovane. A Ortona a mare, sempre in Abruzzo, ha mosso i primi passi dirigendo le organizzazioni giovanili dell’Msi. A 22 anni si è trasferito a Roma dove ha partecipato alle lotte studentesche; erano gli anni ’70 e di botte ne ha date e ne ha prese.

venerdì 1 marzo 2013

LA PARABOLA DI FINI, DA POSSIBILE LEADER DEL CENTRODESTRA A TROMBATO IN PARLAMENTO


FLI HA OTTENUTO UN IMBARAZZANTE 0,46%. L’USCITA DAL PDL E L’INCOERENZA GLI SONO COSTATI CARI

Come sta accadendo a tanti delfini che spiaggiano privi di vita sulle coste del Tirreno, così anche quello che fu di Giorgio Almirante spiaggia sulle rive del Parlamento, non riuscendovi ad entrare. Dopo circa 30 anni da parlamentare, Gianfranco Fini non viene eletto, dato che la sua neonata formazione politica mai cresciuta, Futuro e libertà, ha ottenuto un misero 0,46%; un quarto del minimo utile per entrare alla Camera. In realtà sarebbe bastato, per la regola del “miglior perdente” in coalizione, superare l’Udc, che pure ha fatto flop, visto che ha ottenuto giusto un 1,4% in più. Casini, altro ex cortigiano del Cavaliere, si è così salvato per il rotto della cuffia.
Tanti sono in realtà i trombati eccellenti di questo parlamento, tra chi non è stato eletto e chi si è dovuto fare da parte forzatamente; ma il caso di Gianfranco Fini fa effetto più degli altri, essendo Presidente della Camera uscente e il leader designato del centro-destra al posto di Berlusconi. E l’uscita dal Pdl, nonché le due mancate dimissioni da Presidente dopo l’uscita dalla maggioranza e lo scandalo della casa di Montecarlo, gli sono costati molto cari.

martedì 8 gennaio 2013

GIORGIA MELONI COME FINI, UN ALTRO DELFINO DELUDENTE


COME GIANFRANCO DELUSE ALMIRANTE, LEI HA DELUSO LUI

Una ragazza in gamba. Una carriera da record, a maggior ragione in un Paese dai tempi jurassici come il nostro. Eppure già macchiata, malgrado la giovane età, dal solito opportunismo che scandisce la carriera dei politici italiani. Parlo di Giorgia Meloni, 35 anni il prossimo 17 gennaio, già ex Vicepresidente della Camera e Ministro della Repubblica.

venerdì 22 giugno 2012

LA DESTRA CHE VERRA’, TRA GRILLISMO E JERRY SCOTTI


DOPO LE DIMISSIONI PRIMA E LA MAZZATA ALLE AMMINISTRATIVE POI, BERLUSCONI STUDIA COME RILANCIARE IL SUO PROGETTO POLITICO. MA PUZZA DI RITORNO ALLE ORIGINI

A oltre 18 anni dalla sua discesa in campo, Silvio Berlusconi ha perso attrattiva. Il suo sorriso, stanco e rifatto, non basta più per persuadere gli elettori. Rispetto al ’94 è cambiato il mass-media dominatore: la Tv ha lasciato il posto a Internet. Giovanissimi, giovani e meno giovani si informano sempre più navigando (incappando purtroppo sovente in bufale e false notizie) e sono attratti dai politici che al meglio utilizzano la rete. Non a caso a far presa sono soprattutto Grillo e Vendola. Il Cavaliere deve dunque adeguarsi; eppure, stando ai suoi primi passi, pare stia rimettendo in piedi un progetto molto simile a Forza Italia: un partito composto da personaggi del Mondo dello spettacolo e pensatori a lui vicini, nonché poggiante sul populismo. Non a caso Berlusconi sta incolpando, per il vistoso calo dei consensi al suo partito, l’appoggio al Governo Monti; dunque si sta ponendo in chiave anti-europeista e anti-governativa. Una strategia che sta già ripagando Idv e Sel e sta facendo alzare la china alla Lega travolta dallo scandalo in casa Bossi.

mercoledì 25 novembre 2009

CASAPOUND, IL FASCISMO DEL TERZO MILLENNIO

IL MOVIMENTO DI DESTRA SI ISPIRA AL POETA AMERICANO EZNA POUND, DAL QUALE PRENDE IL NOME

Mentre qualcuno, anche per propri vantaggi personali, cerca di costruire una Destra moderata e democratica dopo anni in cui essa si è collocata politicamente ai margini della Costituzione, altri fanno nascere nuovi movimenti che si rifanno al Fascismo, ma che al contempo, non possono essere definiti neofascisti. Già perché essi tentano di superare i vecchi stereotipi del passato inseguiti ancora da partitini o movimenti quali Forza Nuova, Fiamma tricolore, Fronte nazionale, come la difesa ad oltranza del cattolicesimo e degli aspetti anche più macabri del periodo fascista (come le leggi razziali), la ricerca dello scontro fisico con gli avversari, il saluto romano; si, perché loro sono laici (sostengono anche le unioni tra gay ma non l’adozione da parte di bambini da parte di questi), adorano il primo Mussolini (per intenderci, quello antecedente l’alleanza con Hitler), sono molto attivi dal punto di vista culturale e sportivo, si salutano con “il saluto del legionario” (la reciproca stretta dell’avambraccio destro), detestano Di Pietro reo di essere un’opportunista, e infine non disdegnano Berlusconi, per la sua capacità di leadership carismatica e “trascina-popolo”.
Sto parlando dell’Associazione “Casapound”, il Fascismo del Terzo Millennio, talmente moderno e contemporaneo da “rischiare” di ammaliare molti scontenti e scoraggiati dalla politica, o giovanissimi non ancora politicamente plasmati, proprio come fece il Partito Nazionale Fascista quasi cento anni fa, o Forza Italia nel ’94 dopo il terremoto di “Mani pulite”.