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giovedì 19 novembre 2015

Addio a Mario Cervi, giornalista coerente fino alla fine

CRESCIUTO PROFESSIONALMENTE NEL CORRIERE DELLA SERA, SEGUI' MONTANELLI FONDANDO IL GIORNALE PRIMA E LA VOCE POI IN DISSENSO CON BERLUSCONI

Il sempre più mediocre e asservito giornalismo italiano perde un altro pezzo. Importante, irripetibile. Martedì si è spento a Milano, all'età di 94 anni, Mario Cervi. Giornalista liberale e coerente con le proprie idee fino alla fine. Non proprio come un Augias, un Luca Telese, un Giuliano Ferrara o un Polito per intenderci. I quali, come tanti altri, scrivono più con la tasca che con la mente e il cuore.

lunedì 12 agosto 2013

PARTITA LA SOLITA CAMPAGNA DENIGRATORIA DEI GIORNALI DI SILVIO CONTRO IL PM CHE LO HA CONDANNATO

IL GIORNALE, LIBERO E IL FOGLIO PUBBLICANO OGNI GIORNO ARTICOLI CONTRO IL MAGISTRATO ESPOSITO, SCAVANDO SCHELETRI DAL SUO ARMADIO

Chiunque critichi Silvio Berlusconi deve aprire l’ombrello e ingaggiare un avvocato per difendersi dalla pioggia di fango scatenata dai suoi giornali. Accadde al Giudice Raimondo Maesiano, irriso per i suoi calzini a Mattino cinque; accadde a Dino Boffo, Direttore dell’Avvenire, fatto passare per uno dalla vita privata discutibile; accadde a Ilda Boccassioni, fotografata da Chi mentre butta una cicca a terra. E ora tocca al Pm Antonio Esposito, ogni giorno messo alla berlina dai giornali del Cavaliere. Non a caso lo ha condannato a quattro anni per l’affare Mediaset. Di seguito riporto tutto ciò per cui viene accusato. Giudicate voi.

venerdì 22 giugno 2012

LA DESTRA CHE VERRA’, TRA GRILLISMO E JERRY SCOTTI


DOPO LE DIMISSIONI PRIMA E LA MAZZATA ALLE AMMINISTRATIVE POI, BERLUSCONI STUDIA COME RILANCIARE IL SUO PROGETTO POLITICO. MA PUZZA DI RITORNO ALLE ORIGINI

A oltre 18 anni dalla sua discesa in campo, Silvio Berlusconi ha perso attrattiva. Il suo sorriso, stanco e rifatto, non basta più per persuadere gli elettori. Rispetto al ’94 è cambiato il mass-media dominatore: la Tv ha lasciato il posto a Internet. Giovanissimi, giovani e meno giovani si informano sempre più navigando (incappando purtroppo sovente in bufale e false notizie) e sono attratti dai politici che al meglio utilizzano la rete. Non a caso a far presa sono soprattutto Grillo e Vendola. Il Cavaliere deve dunque adeguarsi; eppure, stando ai suoi primi passi, pare stia rimettendo in piedi un progetto molto simile a Forza Italia: un partito composto da personaggi del Mondo dello spettacolo e pensatori a lui vicini, nonché poggiante sul populismo. Non a caso Berlusconi sta incolpando, per il vistoso calo dei consensi al suo partito, l’appoggio al Governo Monti; dunque si sta ponendo in chiave anti-europeista e anti-governativa. Una strategia che sta già ripagando Idv e Sel e sta facendo alzare la china alla Lega travolta dallo scandalo in casa Bossi.

lunedì 7 novembre 2011

STAMPA DI SINISTRA? I NUMERI SMENTISCONO IL CAVALIERE


FACENDO DUE CONTI, I DATI SONO BEN DIVERSI

Magistratura e stampa. Questi gli incubi che tormentano da quasi diciotto anni il nostro Premier. Addirittura, per quanto concerne la seconda, un paio di anni fa sparò pure una percentuale precisa: “il 72% dei giornali italiani sono di sinistra”. Su quali basi ha sfornato questo dato così preciso? Non ce lo ha spiegato. Allora opportuno è fare due calcoli per capire se è davvero così, dividendo i quotidiani esistenti per area politica di appartenenza. Lo ha fatto un sito un paio di anni fa, Verosimile.it e qui riporto i dati.