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mercoledì 7 gennaio 2015

ORGANIZZARE LE OLIMPIADI NON CONVIENE: STUDIO EVIDENZIA I PESANTI SFORAMENTI DI BUDGET DI TUTTE LE EDIZIONI

E’ QUELLO dell’Istituto Bruno Leoni, CHE RIPORTA I PRECEDENTI DISASTROSI

Se il depressivo, ma quanto meno realista, Governo Monti ci aveva rinunciato (Olimpiadi 2020), il pirotecnico Governo Renzi vuole candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. Una candidatura guarda caso arrivata proprio all’indomani degli scandali nella Capitale e per qualcuno occasione per rilanciare la città, anche se altri hanno avanzato sospetti sul fatto che il Premier voglia fare qualche favore agli imprenditori che hanno partecipato alla sua cena. Comunque, dietrologie a parte, forse Monti non aveva tutti i torti, supportato dai tecnici del precedente dossier di Roma 2020, i quali avvisavano: “L’operazione di ospitare i Giochi può rivelarsi vantaggiosa solo a condizione di rispettare la spesa programmata”. Ma c’è soprattutto un dato che spaventa l’Italia, o almeno dovrebbe: dal 1960 ad oggi, tutte le edizioni delle Olimpiadi estive sono incorse in uno sforamento del budget. Senza eccezione alcuna, con un aumento medio del 179%. I numeri allarmanti vengono da una ricerca dell’Istituto Bruno Leoni. Il cui titolo è tutto un programma: “L’importante è partecipare: perché rinunciare a Roma 2024”.

martedì 8 novembre 2011

OLIMPIADI 2004, L’ORIGINE DEI MALI DELLA GRECIA


TRUCCO’ I PROPRI CONTI PER OTTENERE L’ASSEGNAZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI, E L’AMMIRAZIONE DEL MONDO

E pensare che li hanno inventati loro. E adesso, li hanno pure mandati in rovina. Mi riferisco ai Giochi Olimpici e a i greci, che ne ottennero l’organizzazione nel 2004. Si disse, per risarcirli dalla mancata attribuzione dell’edizione precedente del 1996. Così la Grecia, per farsi bella agli occhi del Mondo, truccò i propri conti e Atene fu presa come modello di sviluppo politico, sociale, persino urbano. Anche i personaggi diventarono improvvisamente popolari. Dora Bakoyannis,all’epoca sindaco di Atene, paragonata a Hillary Clinton, a Condoleezza Rice, ma pure a Margaret Thatcher o a Madre Teresa di Calcutta: una santa laica, che da donna in un Paese di maschi e maschilisti, aveva avuto la forza di portare la prospettiva femminile per la grande rincorsa della Grecia verso il suo futuro. Dissero che alla fine dei giochi sarebbe diventata ministro degli Esteri per quanto era brava. Oggi è scomparsa