ESCLUSO, ANCHE A TITOLO GRATUITO, IL COINVOLGIMENTO DELL’Associazione Italiana Medici per
l'Ambiente
Finalmente il Registro dei tumori della Campania è legge.
Assurdo che in una Regione nella quale le malattie tumorali sono impennate
negli ultimi vent’anni, causa i noti sversamenti tossici nei terreni e in mare,
non ci fosse un apposito centro di raccolta dati. Il consiglio regionale ha
approvato all’unanimità un provvedimento che garantisce finanziamenti certi e
non stornabili alle Asl per istituire un registro che metta in rete i dati
sull’incidenza delle patologie tumorali e copra tutta la regione, senza
fermarsi alla quarantina di comuni finora raggiunti. Il registro consentirà di
poter mettere in relazione eventuali impennate dei casi di cancro con
l’esposizione di ipotetici fattori di rischio, come la presenza di discariche
illecite o lo smaltimento di liquidi tossici. Passaggio fondamentale per poi
definire politiche di prevenzione e di bonifica. Il tutto sotto il
coordinamento delle Asl e dell’Istituto Tumori Pascale, un centro oncologico di
spessore nazionale.
Eppure, come al solito, qualcosa non va…
L’ASSENZA DELL’ISDE - Peccato
che la legge, che ha ottenuto il plauso di tutte le forze politiche, sia
accompagnata da polemiche furibonde sul modo in cui è stata approvata. E i
circa 100 manifestanti, esponenti dei comitati antidiscarica, del Laboratorio
Insurgencia, del Movimento 5 Stelle e dell’Isde (Associazione Internazionale
dei Medici per l’Ambiente), hanno affollato il Centro Direzionale di Napoli per
chiedere una rapida approvazione del provvedimento più volte rinviato negli
ultimi mesi, hanno lasciato la piazza mescolando soddisfazione e
recriminazioni.
L’Isde in particolare solleva il caso della loro
estromissione dal comitato tecnico-scientifico. Ritirato l’emendamento
dell’assessore Udc Pasquale Sommese che prevedeva la presenza gratuita
nell’organismo, come uditori, dei ‘medici dell’ambiente’, i cani da guardia
della salute del territorio campano, da anni animatori di iniziative e
battaglie per la bonifica delle aree a rischio e per la riduzione degli
inceneritori e delle discariche.
Antonio Marfella, dell’Isde, si rammarica: “E’ stata
approvata una buona legge, ma anche stavolta la politica ha perso una bella
occasione per mostrare la massima trasparenza nella elaborazione e nella
pubblica discussione tecnica e comunicazione dei dati. Il Presidente Nazionale
dell’Ordine dei Medici nei mesi scorsi ha pubblicamente affermato che non si
può essere Primari in Italia senza essere lottizzati politicamente. La Regione
Campania, eliminando i Medici dell’Ambiente, promotori ed estensori della prima
bozza della legge, persino come uditori gratuiti, ha ribadito che non solo non
si puo’ essere Primari, ma nemmeno uditori gratuiti senza il consenso dei
partiti. Sembra evidente la paura di perdere il controllo totale dei dati, di
chi li produce e di chi li deve diffondere. E la legge continua a riservare un
ruolo importante e retribuito anche a chi in questi ultimi venti anni non ha
prodotto né diffuso alcun dato, per esempio “nascondendo” per molti mesi il
rapporto Sebiorec sulla presenza di sostanze tossiche nel sangue dei cittadini
campani”.
ASSOCIAZIONI SUL PIEDE DI GUERRA
- Sulla stessa lunghezza il comunicato diffuso dalle associazioni che hanno
partecipato al sit-in: “La legge è una grande vittoria per i comitati. Tuttavia
i movimenti Cinque Stelle, Insorgenza Civile, Comitato Discarica Chiaiano,
Napoli l’Altra, che hanno condotto la battaglia per il registro dovranno, ora
più che mai, vigilare affinché la legge venga attuata, anche perché la stessa
pecca di trasparenza. Nonostante le rassicurazioni di tutti i partiti, la
presenza tecnica, indipendente e gratuita dell’Isde è stata azzerata dalla
politica, terrorizzata dal registrare la presenza ai lavori di tecnici non
nominati dalla politica nè imparentati con la stessa”.
(Fonte: Il
Fatto quotidiano)
bene per il registro! del resto se la nostra salute non la difendiamo noi, chi la difende?
RispondiEliminaciao!