mercoledì 24 dicembre 2014

PRESEPE GAY A PIACENZA, LUMINARIE MASSONICHE A BOLOGNA: IL NATALE ALTERNATIVO IN EMILIA

IL PRIMO E’ STATO MESSO IN VENDITA IN UN CENTRO COMMERCIALE, LE SECONDE SONO OPERA DI UN ARTISTA

Domani è Natale, ma anche in occasione di questa festa che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe farci sentire tutti più buoni, cospargendo pace, si sono consumate polemiche e critiche. Specie per quanto riguarda il suo simbolo religioso per eccellenza: il Presepe. Ma non solo, anche le luminarie hanno suscitato qualche perplessità. Regione particolarmente incline a ciò è l’Emilia Romagna, con Piacenza e Bologna che si sono mostrate alquanto alternative nei festeggiamenti.

PRESEPE GAY A PIACENZA - In un centro commerciale della prima periferia di Piacenza. A far infuriare gli attoniti cittadini alle prese con lo shopping natalizio è il presepe gay friendly allestito all'interno del supermercato. Nella capanna balza subito all'occhio l'assenza della Vergine Maria, sostituita volutamente da due San Giuseppe che vegliano il Bambin Gesù.
Dopo che gli era stato segnalato da cittadini, il neo consigliere regionale piacentino della Lega Nord Matteo Rancan ha pubblicato la foto su Facebook. "Sicuramente è stato un disguido, vero? - scrive l'esponente del Carroccio - mi dicono anche che è stato prontamente rimosso dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di seri cittadini. Bene così! La tradizione deve rimanere viva! Manteniamola tale". Indignati alcuni commenti al post del consigliere del Carroccio che parlano di "presepe gay con il bambinello adottato" e di una "provocazione inaccettabile".
Nel centro commerciale ci sono diversi negozi, ma non è stato possibile ricostruire in quale fosse stato allestito il presepe. "Ho ricevuto due segnalazioni da cittadini - spiega Rancan contatto dall'Ansa - che mi hanno riferito che il presepe con i due San Giuseppe era in vendita. Hanno protestato con l’addetto alle vendita, ed è stato rimosso. Quindi ho riportato la vicenda su Facebook ed ha suscitato molto interesse e molti commenti".

LUMINARIE MASSONICHE A BOLOGNA - Hanno destato non poche polemiche le luminarie natalizie proposte dal Comune di Bologna: un triangolo, un occhio e un circolo di raggi che, visti in prospettiva, combaciano formando il simbolo massonico. L'installazione fa parte dell'edizione 2014 di "ON", un progetto di arte contemporanea che invita artisti internazionali a realizzare opere d'arte per i luoghi pubblici di Bologna, ed è stata realizzata da Luca Vitone.
La posizione delle luminarie (lungo il ponte di via Matteotti e vicino alla stazione centrale) ha creato non poco malumore perché sembra suggerire un legame tra la strage del 1980 e la massoneria, come scrive il supplemento felsineo di Avvenire, Bologna Sette: "In molti non hanno capito il senso della installazione sul ponte di via Matteotti: luminarie a soggetto massonico, nei giorni di Natale, ad evocare legami della Loggia P2 con le stragi, che in stazione e sulla Direttissima hanno moltiplicato lutti, ferite e terrore negli anni '80".
Secondo la Curia, quelle di Vitone sono "oscure luminarie" che rappresentano uno "spettacolo ambiguo e inquietante". E, conclude l'articolo di Bologna Sette, è "come se si celebrasse la Resistenza con una esibizione di svastiche".

Ma l’arte moderna in occasione del Natale non scatena polemiche e indignazioni solo da noi. A Parigi ad esempio è stato installato un albero gonfiabile dalla forma imbarazzante


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