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martedì 6 agosto 2013

NON SOLO DE GREGORI, LA LUNGA LISTA DEI CANTAUTORI DELUSI DALLA SINISTRA

DA GABER A JOVANOTTI, SONO IN TANTI AD ESSERSI DISAFFEZIONATI. MA ANCHE I LORO TESTI DA ANNI SONO VUOTI

 «Non voto più, la mia sinistra si è persa tra slow food e No Tav». Con queste parole il cantautore romano Francesco De Gregori - da cinquant’anni voce musicata della sinistra italiana - ha espresso la sua profonda delusione per il Partito democratico. Lui, che nel suo repertorio vanta tante canzoni di lotta e denuncia sociale, si è accorto, forse con un po’ di ritardo, che gli eredi del Pci sono lontani dal loro partito d’origine; lo stesso che ha avuto proprio in De Gregori e altri cantautori la propria colonna sonora negli anni ’60 e ‘70. Oggi quasi tutti se ne sono dissociati. La lista comincia a diventare lunga, ma forse con De Gregori trova la sua definitiva chiusura, essendone egli il più rappresentativo ancora in vita.

martedì 11 giugno 2013

29 ANNI FA MORIVA ENRICO BERLINGUER, E CON LUI LA SINISTRA ITALIANA

MORI’ A PADOVA DOPO UN MALORE DURANTE UN COMIZIO

«La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico». Questo monito Enrico Berlinguer lo lanciava durante un’intervista a LaRepubblica del 28 luglio 1981. Sono passati quasi 22 anni e le sue parole sono ancora tristemente attuali. Il Segretario del PCI aveva già allora intuito che la politica era ormai diventata per molti un affare, un sistema corrotto e sporco, che uscì allo scoperto solo dieci anni dopo. E da allora non ha mai smesso di essere tale; anzi, nella Seconda Repubblica, Tangentopoli è diventata ancora più becera e squallida.
Ventinove anni fa Enrico Berlinguer moriva dopo un malore risentito durante un (come sempre) appassionato comizio a Padova, che volle comunque concludere. Con lui è morta tutta la sinistra italiana, che negli anni successivi ha patito la mancanza di unità e di una leadership forte.