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mercoledì 24 febbraio 2016

I tifosi romanisti stanno con Totti: non a caso in un secolo hanno vinto solo 2 scudetti

NELLA DIATRIBA TRA IL PUPONE E SPALLETTI, I TIFOSI GIALLOROSSI SI SONO SCHIERATI COL LORO CAPITANO. MA I RISULTATI DICONO ALTRO

Nella diatriba in corso tra Francesco Totti e Luciano Spalletti, i tifosi della Roma stanno quasi tutti con il loro capitano. Il quale si allena ancora con umiltà e serietà, ma ormai sul campo, alla veneranda età di 39 anni, non offre certo più quelle prestazioni fornite fino a qualche anno fa. Eppure, vuole essere trattato diversamente dagli altri, al punto da non voler entrare nella gara d'andata di Champions league contro il Real Madrid. Motivo: i giallorossi perdevano 0 a 2 e mancavano cinque minuti più recupero. Chissà, più che umiliarlo, il tecnico toscano voleva semplicemente fargli mettere minuti nelle gambe dopo l'ennesimo stop per infortunio. O tentare qualche colpo ancora in canna del Pupone. Poi quelle dichiarazioni lasciate dal capitano giallorosso al Tg1 hanno fatto il resto, con Spalletti che domenica mattina lo ha rimandato a casa, sentitosi mancare di rispetto.

giovedì 26 giugno 2014

UNA PANCHINA PER CINQUE: CHI POTREBBE SUCCEDERE A PRANDELLI

IN POLE CI SAREBBERO ALLEGRI E MANCINI. QUASI IMPOSSIBILE ARRIVARE AD ANCELOTTI E CONTE, ALMENO NELL’IMMEDIATO. POCO PROBABILE LA PISTA STRANIERA

Come accaduto in Sudafrica quattro anni fa, l’Italia esce dal Mondiale ai gironi anche in Brasile. Una brutta figura. La prima partita vinta contro l’Inghilterra ci aveva illusi di potercela fare; qualcuno ha perfino rievocato frettolosamente il Mondiale del 2006, dove venivamo dati per vecchi e sfacciati ma poi vincemmo la coppa. Poi la sconfitta contro il Costa Rica ci ha rimessi coi piedi per terra. Infine, la figuraccia contro l’Uruguay, con una squadra apparsa svogliata e sulle gambe, perfino peggiore di quella vista contro i centramericani. Cesare Prandelli, che si è dimesso subito dopo la gara, in un Paese dove non si dimette quasi mai nessuno (si è dimesso perfino il Presidente Abete), non ha comunque tutte le colpe: ha convocato chi stava meglio, sebbene, durante le partite, abbia sbagliato poi qualche scelta tecnica iniziale (in primis, quella di insistere su Balotelli) e qualche cambio. Si è ritrovato con un gruppo svogliato e sulle gambe, seppur anagraficamente giovane. Il calcio italiano ha completato il suo fallimento. Ma chi potrebbe succedere all’ex allenatore della Fiorentina? Circolano cinque nomi su tutti. Piacerebbero anche Ancelotti e Conte, ma hanno già impegni contrattuali. Si esclude la pista che porta a un allenatore straniero.

domenica 5 maggio 2013

LA FIGURACCIA DELL'ITALIA NELLE COPPE EUROPEE, TRA CLUB E ALLENATORI


IL BAYERN HA SPESO MOLTO MENO DI ALTRE GRANDI SQUADRE, MENTRE LA SQUADRA DEL BORUSSIA E’ COSTATA LA META’ DI CRISTIANO RONALDO. FLOP DELL’ITALIA, SIA PER ALLENATORI CHE PER CLUB

La “formichina” Germania da’ lezioni agli altri Paesi “cicala” pure ne calcio. Vanta due squadre finaliste in Champions: il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund, mentre squadre europee spendaccioni come Paris st Germain, Manchester city e Zenit sono state eliminate anzitempo, in alcuni casi in modo pure imbarazzante e clamoroso. Tutte e tre sono allenate da italiani. Quanto ai nostri club invece, non entrano in questa poco lusinghiera classifica, giacché hanno investito poco (o come nel caso della Juve, non in nomi altisonanti, leggi qui) e dunque la loro dipartita non ha sorpreso nessuno.